L’ultimo volo di Dean Potter e Graham Hunt

18/05/2015 di Redazione

Dean Potter e Graham Hunt erano due specialisti dell’arrampicata e delle attività estreme, sono morti sabato scorso dopo il salto da una parete nello Yosemite National Park.

Potter lanciato in volo a Drusenfluh in Svizzera, nel 2008 (Photo by Beat Kammerlander / Barcroft USA / Getty Images)
Potter lanciato in volo a Drusenfluh in Svizzera, nel 2008 (Photo by Beat Kammerlander / Barcroft USA / Getty Images)

LA MORTE DI DEAN POTTER E GRAHAM HUNT –

A comunicare la morte dei due è stata una portavoce dello Yosemite National Park, specificando che è avvenuta in seguito al loro lancio da un promontorio chiamato Taft Point, altro quasi 2.300 metri.

UN INCIDENTE TUTTO DA INDAGARE –

I due indossavano due tute alari, quelle che permettono a chi le indossa di planare a lungo dopo il lancio da un velivolo o da una parete molto alta. Tute che in questo caso non sono bastate a portare i due in salvo fino a terra, come non sono serviti i paracadute di cui erano dotati, secondo i soccorritori non li hanno nemmeno aperti.

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LA FINE DELL’AVVENTURA –

I loro corpi sono stati ritrovati solo domenica dalle squadre di soccorso. Il BASE jumping, questo il nome dell’attività praticata dai due, è vietato nello Yosemite National Park, ma Potter in particolare era comunque un aficionado del parco, teatro di diverse delle sue imprese più spericolate, poiché Potter era prima di tutto una delle figure di spicco dell’arrampicata statunitense e mondiale, un climber di grande talento famoso per le sue solitarie senza corda, anche se al grande pubblico è più noto per le sue camminate in equilibrio su funi tese sopra gli abissi o per i voli con la tuta alare.

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