Regionali Campania, De Luca: «Nelle mie liste fascisti non ce ne sono» (VIDEO)

«Io non ho avuto i voti di Cosentino». Nelle mie liste «fascisti non ce ne sono». E con De Mita l’unico ragionamento fatto riguarda il programma. È la risposta che fornisce Vincenzo De Luca in risposta alle critiche pioveute su di lui per la presenza nelle sue liste di candidati ex cosentiniani, esponenti della destra storica e centristi dell’Udc. Parlando con i giornalisti a Napoli, a margine di un incontro di presentazione del programma elettorale relativo al terzo settore, l’ex sindaco di Salerno, per la seconda volta consecutiva leader del centrosinistra alle Elezioni Regionali in Campania, ha respinto le accuse invitando i cittadini a denunciare eventuali candidati non rispettabili finiti in lista. «Abbiamo 500 candidati rispettabili. Se ci sono persone che non rispondono ai criteri di rigore che ci siamo dati – ha detto De Luca – tutti i cittadini sono autorizzati, ed io li invito a farlo, a rivolgersi alla Procura Repubblica senza mezze parole e senza allusioni. Chi non è persona rispettabile è bene che sia colpito e individuato». «Per quanto riguarda le valutazioni politiche – ha proseguito l’ex sindaco – noi puntiamo a vincere una campagna elettorale e per vincere sigifca spostare una parte degli elettori che hanno votato dall’altra parte sulle nostre liste».

 

De Luca: «Io non ho avuto i voti della camorra» (VIDEO)

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VINCENZO DE LUCA: «DE MITA NON HA CHIESTO NULLA» –

Sull’intesa con i centristi siglata nelle ultime ore disponibili De Luca ha poi dichiarato che l’accordo non riguarda solo Ciriaco De Mita. «L’Udc – ha affermato – confluisce su di noi dopo un dibattito interno tormentato, complesso. C’è stata anche una lacerazione interna. Ma l’intesa è con l’Udc non con singole personalità. Con De Mita abbiamo avuto anche posizioni di scontro politico esplicito per decenni. Oggi il nostro problema è salvare la Campania. Forse non tutti hanno capito, tra una battuta e l’altra, che qui abbiamo il 60% di disoccupati». E ancora: «Con De Mita l’unico ragionamento fatto ha riguardato il rinnovamento dell’istituzione regionale, il decentramento dei poteri verso i Comuni, singoli o associati, e la soluzione del problema sociale degli idraulico forestali, 4.500 persone che stanno appese da anni». Dunque – è il ragionamento di De Luca – non deve esserci nessun imbarazzo. «Che problema dovrebbe esserci visto che l’Udc collabora con il governo nazionale e se personalità come De Mita senza chiedere nulla, perché nulla avrebbero avuto da me, decidono che oggi l’obiettivo principale è quello di salvare la Campania? Alla fine il garante di questo processo politico sono io».

VINCENZO DE LUCA: «IO NON HO AVUTO I VOTI DELLA CAMORRA» –

Sugli ex cosentiniani, invece: «I cosentiniani – ha detto De Luca – non sono una categoria politica. Cosentino ha fatto il segretario regionale. Non tutti quelli che stavano nel Pdl sono camorristi o delinquenti. Noi cerchiamo di conquistare quelli che hanno votato per il centrodestra ma che sono persone perbene». E poi: «Io non ho avuto i voti di Consentino. Non ho avuto il voto della camorra».

VINCENZO DE LUCA: «I FASCISTI NON SONO AMMESSI» –

Infine, dall’ex sindaco è arrivato un giudizio sulle polemiche legate alla candidatura di Carlo Aveta, oggi in lista per Campania in Rete e cinque anni fa eletto per La Destra di Storace. «Fascisti non ce ne sono. I fascisti non sono ammessi», ha detto De Luca senza mai citare Aveta. «Ci sono – ha spiegato – esponenti della destra storica che vengono giudicati da tutti in Campania persone perbene che hanno fatto un’opposizione coerente alla giunta in carica e che hanno deciso di fare una svolta di vita». «Chi collabora con me – ha proseguito – accetta pienamente i valori costituzionali, rispetta i diritti delle minoranze, e va alla Regione non per prendere, ma per dare. Chi sta con me ha deciso di fare una scelta di dedizione al bene pubblico. Con me non si contratta, lo sanno tutti».

(Foto e video di: Giornalettismo)

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