No Expo: scontro tra Black bloc e studenti al centro di Milano

Urla, schiaffi, spintoni. È una lite in piena regola tra anime diverse del movimento No Expo quella che sta avvenendo a Milano nel corteo studentesco che sfila per le vie del centro dopo un’azione contro Manpower. La contestazione è tra anarchici Black-bloc e Collettivi studenteschi. Cresce dunque la tensione a meno di 24 ore dall’inizio dell’Expo. Due manifestanti sono saliti sulla struttura dell’Expo Gate, a Milano, e hanno esposto uno striscione con la frase «Grande evento uguale grande bufala. No Expo: un altro mondo è possibile». Nel mentre un corteo di studenti e antagonisti sta sfilando in queste ore nel centro di Milano.

 

La polizia in azione per sedare gli scontri.  (AFP PHOTO / FILIPPO MONTEFORTE)
La polizia in azione per sedare gli scontri.
(AFP PHOTO / FILIPPO MONTEFORTE)

 

 

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NO EXPO, I FATTI –

Le due fazioni, che partecipavano insieme al corteo, si sono confrontate in malo modo, con urla faccia a faccia e spintoni, quando il gruppo dei black-bloc ha messo a segno un’azione contro Manpower in viale Majno, rompendo le vetrine e imbrattando. L’intervento della polizia ha messo subito ordine tra una ventina di ‘neri’ e un centinaio di studenti dei ‘collettivi’, a cui spettava, formalmente, l’organizzazione della manifestazione trattandosi di un corteo studentesco. Alla manifestazione – ancora in corso – partecipano alcune centinaia tra studenti, universitari, militanti della galassia antagonista e dei collettivi No Expo. Presenti anche molti stranieri perlopiù tedeschi e francesi. I black bloc, situati a fine corteo, hanno estintori carichi di vernice. Il rischio, secondo le forze dell’ordine, è quello di infiltrazioni e guerriglia in stile G8.

NO EXPO, GLI SCONTRI TRA MANIFESTANTI –

La manifestazione degli studenti anti Esposizione Universale si è poi conclusa in piazza Einaudi, ad un centinaio di metri dalla sede della Regione Lombardia. Il corteo era partito da Largo Cairoli, per poi percorrere via Broletto, dove è stata imbrattata con vernice azzurra la saracinesca di un punto vendita dell’Eni. In seguito, in piazza Duomo, la manfiestazione ha deviato in via Larga. Qui alcuni ragazzi hanno lanciato uova, sassi e qualche petardo all’indirizzo del consolato turco. Lungo il percorso sono state poi imbrattate alcune vetrine di negozi del lusso e banche. Davanti alla sede di Manpower, in viale Majno, un gruppo di manifestanti ha lanciato sassi e uova contro le finestre dell’agenzia interinale incaricata da Expo di assumere giovani lavoratori.

 

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NO EXPO, DOMANI ANCORA CORTEI –

È proprio allora che ci sono stati gli attimi di tensione, tra il gruppo che ha ‘attaccato’ Manpower e gli altri studenti. Sono volati alcuni schiaffi e sono stati colpiti anche dei giornalisti e dei fotografi. Coinvolto anche un operatore della troupe di Sky. Le forze dell’ordine hanno lasciato sfilare il corteo intervenendo una sola volta, davanti alla sede di Manpower. Domani l’attenzione sarà ancora alta. L’obiettivo della manifestazione sarà sicuramente quello di arrivare davanti alla Scala, dove saranno presenti diversi leader politici e istituzionali.

(Foto di copertina: Giuseppe Cacace / Afp / Getty Images)

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