“Vi spiego la protesta dei No Expo”

I No Expo saranno in campo a partire da domani per protestare contro l’apertura dell’Esposizione universale. Una lotta iniziata nel 2007, e che troverà la sua massima intensità nei sei mesi in cui Milano ospiterà questo grande evento internazionale. Nelle settimane scorse le forze dell’ordine hanno compiuto diversi iniziative per evitare una torsione violenta delle proteste No Expo.

NO EXPO 2015 –

Il portavoce del movimento No Expo concede un’intervista al sito Ticinonline in cui annuncia come sarà la prima protesta contro l’Esposizione universale. L’Expo 2015 inizia domani, venerdì 1° maggio, e mentre nel sito di Rho-Pero si celebrerà l’apertura del grande evento alle ore a14 dai Navigli partirà un corteo organizzato dai No Expo. Luca Trada spiega come sarà strutturata la manifestazione di domani.

Saranno giornate di lotta al modello Expo, anche radicale. Lotta radicale per noi significa una lotta gioiosamente arrabbiata. Con tutta la gioia di chi afferma che fuori da si vive meglio e con tutta la rabbia di chi nel mondo del lavoro, della scuola, della produzione alimentare paga scelte come quelle promosse da Expo con le proprie tasse o con sacrifici ancora peggiori

La lotta radicale dei No Expo si tradurrà in un animato corteo strutturato in diverse parti. La manifestazione sarà divisa in “spezzoni sociali”, rappresentati dai comitati territoriali, dai gruppi dello sciopero sociale, dalla protesta di genere, dal movimento che lotta per il diritto alla casa, dagli sfruttati e infine dal sindacalismo di base.

NO EXPO PERCHE’ –

In queste settimane le forze dell’ordine hanno effettuato alcune perquisizioni in ambienti dell’estremismo milanese in vista delle proteste organizzate per l’apertura dell’Expo. In queste azioni delle forze dell’ordine sono state ritrovate mazze, picconi e maschere a gas, armamentario tipico di una “battaglia di piazza” potenzialmente violenta. Luca Trada rimarca come “non ci piace che qualsiasi cosa accada a Milano in questi giorni sia accostata ai No Expo. Penso che la stampa abbia il desiderio di trovare comunque la notizia scandalosa legandola in qualche modo a noi”. Il portavoce del movimento No Expo si dice assolutamente tranquillo sull’organizzazione delle contestazioni, e rimarca come i cortei siano concordati con la polizia. “. i rimane solo da definire precisamente il percorso, ma, sulla partenza e l’arrivo che abbiamo segnalato, le autorità non hanno sollevato alcuna obiezione”. La lotta dei No Expo, come definiscono loro stessi sul loro sito, è definita da una

critica a un modello di città, di sviluppo, di uso del territorio e dei beni comuni, che, ed è sotto gli occhi di tutti, ha reso questa città invivibile, priva di coesione sociale, precaria nel lavoro e nella vita, brutta paesaggisticamente, intollerante verso tuttociò e tutti coloro che non sono compatibili con logiche di profitto. Expo non migliora Milano, non affronta e non risolve i problemi quotidiani, non alimenta un nuovo rinascimento municipale, ma solo le tasche di chi ha contribuito a devastare la metro-regione Milano negli ultimi decenni.

La battaglia dei No Expo è iniziata nel 2007, quando Milano si candidò per ospitate l’Esposizione universale, e dopo proteste reiterate in questi anni troverà la sua massima intensità nei prossimi sei mesi.

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