Altadefinizione.tv: chiuso dalla Finanza il sito per i film in streaming

La Guardia di finanza ha sequestrato il sito web www.altadefinizione.tv, una delle principali piattaforme utilizzate per vedere film in streaming, anche di recente uscita al cinema. Pellicole tutte in qualità Hd e con audio ottimo. Da ieri le fiamme gialle, coordinate dalla Procura di Lecco, hanno bloccato l’accesso al portale.

LEGGI ANCHE: Hai guardato gli episodi rubati di Game of Thrones? HBO potrebbe venirti a cercare

ALTADEFINIZIONE.TV: OLTRE 115 MILA ACCESSI GIORNALIERI

– Altadefinizione.tv contava circa 115 mila accessi giornalieri, era entrato nella top 100 dei siti più visitati, capace di creare un guadagno di oltre mille dollari al giorno. Come mai la Guardia di finanza non è intervenuta subito? Uno dei pregi del sito era il suo sistema capace di sviare sulla reale ubicazione dei server. Per non esser identificato il responsabile, secondo gli inquirenti un pregiudicato milanese, utilizzava documenti di soggetti estranei alla vicenda e connessioni “protette”.

A contribuire alle indagini anche due federazioni, Fmp e Fapav, da tempo in prima linea per la tutela dei diritti d’autore.

LE EDICOLE ON LINE CHIUSE

– Pubblicavano illegalmente l’edizione digitale di diversi quotidiani da Repubblica a il Messaggero. Diciannove siti internet sono stati oscurati dalla guardia di finanza nell’ambito di una operazione denominata “Black press review”, portata a termine con la collaborazione della Fieg (Federazione itlaliana editori di giornali). Molti dei server che ospitavano i siti pirata si trovavano in Repubblica Ceca, Russia, Moldavia, Svizzera e Stati Uniti. Le indagini si sono svolte tramite il pedinamento digitale identificando gli hacker che una copia digitale del quotidiano ancora non mandato in stampa. L’operazione guidata dalla procura della Repubblica di Roma ha toccato anche film ed eventi sportivi (operazioni “Publifilm” per il cinema, “Free Magazines” per l’editoria, “Italian Black Out”, ancora cinema e altri contenuti protetti, e “Match Off” per i diritti sportivi).

Share this article