Italicum, sondaggi politici: chi andrà al ballottaggio con il Pd?

Se si votasse oggi con l’Italicum, in assenza di accordo tra Forza Italia e Lega Nord, sarebbe il Movimento 5 Stelle ad avere maggiori possibilità di andare al ballottaggio con il Pd. Il Carroccio e Fratelli d’Italia, insieme, e Forza Italia e centristi di Udc ed Ncd, non superano infatti mai il consenso del partito di Beppe Grillo, che in questi giorni viene segnalato nella maggior parte dei casi oltre il 20%.

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SONDAGGI POLITICI, CENTRODESTRA AL BALLOTTAGGIO SOLO SE UNITO –

È questo uno dei principali dati che emerge dalla media dei sondaggi politici sulle intenzioni di voto realizzati nelle ultime due settimane da dieci diversi istituti demoscopici. Stando ai numeri diffusi tra il 13 e il 22 aprile per tv, giornali, siti web e agenzie di stampa, da Demopolis, Ipsos, Ipr Marketing, Emg Acqua, Euromedia Research, Istituto Piepoli, Lorien Consulting, Datametia, Swg ed Ixè, la coalizione di centrodestra paga così tanto la crisi di Forza Italia da far fatica a ritrovare l’unità e a riproporsi come alternativa al centrosinistra (e in particolare al premier-segretario Matteo Renzi). Il Pd viene stimato in media tra il 36 e il 37%, precisamente al 36,6%, stesso dato della media di una settimana fa, in calo di circa 4 punti dal sorprendente 40,8% ottenuto alle Europee. Si ferma invece oggi solo al 30,5% l’ipotetico raggruppamento composto da Lega Nord, Forza Italia e Fratelli d’Italia, singolamente stimati rispettivamente al 14,2, 12,3 e 4%. Ovviamente c’è da considerare che l’Italicum (per il premio assegnato alla lista) obbliga diversi partiti a fondersi in un’unico e nuovo simbolo elettorale, sui quali difficilmente sono azzeccati i pronostici, ma è chiaro che attualmente il divario tra Pd e centrodestra è netto.

 

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SONDAGGI POLITICI, M5S PIÚ IN ALTO DI LEGA NORD E FI –

Netto è però anche il gap tra Movimento 5 Stelle e altri partiti di centrodestra (considerati singolarmente). Il partito di Grillo viene stimato in media al 20,1% di consenso e si muove tra il 18,5 e il 20,1%. Forza Italia, intanto, fa registrare ancora il suo minimo storico (media dei sondaggi al 12,3%), con la Lega Nord di Matteo Salvini che si ferma al 14,2% (al 18,2% in caso di listone unico con Fratelli d’Italia). Non avrebbe successo – dicono inoltre i sondaggi – nemmeno un’intesa tra Forza Italia e l’Area Popolare di Ncd e Udc, che insieme arrivano al 15,7%. In uno scenario simile, insomma, chiunque resti fuori dal secondo turno elettorale, sia Movimento 5 Stelle che centrodestra, potrà al secondo turno (previsto quando nessuna lista supera il 40% dei voti) fare da ago della bilancia e favorire uno degli altri due contendenti. Le ultime elezioni comunali a Napoli, Parma e Livorno ci ricordano che al ballottaggio un esito a sorpresa non è affatto una rarità.

(Foto di copertina: Ettore Ferrari / Ansa)

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