Guerrina Piscaglia: arrestato il prete congolese Graziano Gratien

Arrestato Don Graziano Gratien, parroco di Ca’ Raffaello in provincia di Arezzo, per l’omicidio Guerrina Piscaglia, cinquantenne scomparsa il primo maggio di un anno fa. A darne notizia è su Periscope il giornalista Mediaset Gianluigi Nuzzi e la redazione di Chi l’ha visto. Nelle ultime settimane era emersa una testimonianza choc rilasciata dalla bidella che lavorava nella scuola frequentata dal figlio della cinquantenne. «È stato il prete» aveva dichiarato la donna nella trasmissione tv Pomeriggio Cinque. Don Graziano avrebbe ucciso Guerrina perché la donna aspettava un bambino da lui. Secondo la bidella Piscaglia non avrebbe mai avuto il coraggio di lasciare il proprio figlio.

Guerrina Piscaglia
Guerrina Piscaglia. La scheda di Chi l’ha visto

 

GUERRINA PISCAGLIA E QUEL PRETE DI RIFERIMENTO –

Madre di un ragazzo disabile, moglie di un disoccupato, una vita passata in una routine sempre uguale, Guerrina Piscaglia ha conosciuto padre Gratien in chiesa. Il parroco congolese diventò, nel giro di poco tempo, il suo punto di riferimento. Un pezzo de Il Tempo riporta:

Molto bella a venti anni, Guerrina è ingrassata, pesa 100 Kg: un disturbo dell’umore, un figlio disabile di 22 anni, un marito disoccupato fanno di lei una donna spenta, in un luogo i cui bagliori provengono solo dalle candele accese all’interno della parrocchia. È proprio nella parrocchia che nella primavera del 2013 la vita degli abitanti di Ca’ Raffello e di Guerrina subisce un’inattesa fioritura. Lei ed il marito Mirko Alessandrini, 54 anni, stringono amicizia con uno dei tre frati congolesi arrivati a sostituire l’ex parroco. Padre Grazien, Graziano come lo chiamano tutti, è un uomo dalla personalità spiccata: ama vestire bene, usa foulards, ha un temperamento carismatico. Le sue Messe sono rallegrate da canti e balli inneggianti al Signore. Bizzarrìe, dirà qualcuno. Guerrina sembra trovare nel vice parroco uno stimolo psicologico: lui diventa il suo confessore, il suo punto di riferimento, l’uomo fascinoso in grado di placare le sue ansie.

Guerrina si mette a dieta, inizia a curarsi di più. Il legame della famiglia con Don Graziano cresce. Il marito della donna, disoccupato, diventa autista del prete. Il rapporto fa vociferare il piccolo paesino nei colli aretini. Arriva una lettera all’arcivescovo di Arezzo: i due hanno una relazione. L’unico a non capire è il marito.

guarda il servizio di Chi l’ha visto:

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GUERRINA PISCAGLIA: LA SPARIZIONE –

Il giorno della scomparsa, quasi un anno fa, Guerrina, dopo un pranzo dai suoceri, va verso le 15 del pomeriggio in canonica. Alle 14,30 il marito sta lavando l’auto di padre Graziano. In serata l’uomo e il parroco devono raggiungere Sestino per un funerale. L’ultimo a vedere la donna intorno alle 15 è un ex postino. Non solo. Più o meno alla stessa ora padre Gratien viene notato a due passi dalla casa di Guerrina. Sia il marito della donna, Mirko, che padre Gratien arriveranno con venti minuti di ritardo alla cerimonia fuori paese. Ritorneranno per cena. A dare l’allarme per la scomparsa di Guerrina sono i suoceri, con la relativa denuncia di scomparsa dai carabinieri alle 9 di sera.

GUERRINA PISCAGLIA I 4 MILA SMS E L’ERRORE FATALE –

– Ad incastrare il prete un errore. Gratien e Guerrina si scambiavano troppi messaggi: 4 mila circa. Spiega sempre Il Tempo nel pezzo di Angela Di Pietro:

Gli investigatori non credono che Guerrina sia scappata con un misterioso «moroso» come lei avrebbe scritto in un sms partito dal suo cellulare ed arrivato alle 17,20 del primo maggio al marito della compaesana che aveva scritto di lei e padre Graziano all’arcivescovo: quel messaggio infatti arriva «per sbaglio» anche ad un frate nigeriano, Hilary Hokeke, che vive a Roma e che non ha mai conosciuto Guerrina. Il suo nome però è inserito nella rubrica del cellulare di Padre Graziano, proprio sopra quello dell’imprenditore a cui è arrivato l’sms. Per chi indaga, un errore di padre Graziano che dimostra come il cellulare di Guerrina lo avesse lui, quel pomeriggio del 1° maggio. Ed infatti gli approfondimenti investigativi stabiliscono che il cellulare di Guerrina ha toccato le stesse celle telefoniche agganciate da quello del prete. E non solo. Da quel cellulare fino al 24 luglio, arrivano messaggi ai familiari della donna: anche in quel caso, sempre dai luoghi in cui si trova anche padre Graziano e con lui il suo, di telefono portatile. E allora? Il sacerdote viene indagato per «favoreggiamento in sequestro di persona».

Sui principi morali del prete sono poi emersi nuovi dubbi sollevati anche da una nuova testimonianza rilasciata a “Pomeriggio live”. Una commerciante, proprietaria di una merceria, ha dichiarato che Padre Gratien avrebbe comprato da lei dei “completini intimi” piuttosto osè.

PADRE GRATIEN E IL RISCHIO DI ESPATRIO –

Tra meno di 24 ore sarebbe scaduto il divieto di espatrio per Padre Gratien. Il rischio era che il fermato prendesse all’istante un volo per il Congo. Padre Gratien Alabi, già indagato quindi per la scomparsa di Guerrina è stato arrestato a Roma, dove era in ritiro. Ora sarà trasferito a Arezzo su disposizione del pm Marco Dioni.

(In copertina scrrenshot Chi l’ha visto/Rai)

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