Giubileo 2015 e Fori Imperiali, Franceschini sferza Marino: “Via gli abusivi”

Giubileo 2015 e Fori Imperiali, Dario Franceschini, ministro dei Beni Culturali intervistato sul Messaggero nella Cronaca di Roma pungola con decisione la giunta di Roma Capitale guidata da Ignazio Marino: il decoro urbano della Capitale deve cambiare decisamente passo rispetto alle scene che si vedono in città, specie dopo le lettere aperte inviate dai gestori degli alberghi e i sondaggi che vedono la giunta presieduta dal chirurgo piuttosto bassa nella classifica di gradimento dei sindaci italiani.

GIUBILEO 2015 E FORI IMPERIALI, FRANCESCHINI SFERZA MARINI

Il ministro dei Beni Culturali afferma che, con le nuove leggi approvate dal Parlamento, è molto più facile per la giunta sbarazzarsi di chi rende la città una sorta di suk a cielo aperto: basta prendere decisioni politiche e amministrative; con le nuove norme, dice Franceschini, le lobby degli ambulanti hanno molto meno potere.

Ministro Franceschini, ha appena firmato l’accordo per la nascita del Consorzio sui Fori, che inaugura la gestione unificata dell’area archeologica centrale per valorizzarne l’offerta culturale. Senza decoro, però, si fa fatica a dare senso alla valorizzazione.

«Gli ambulanti abusivi sono un problema di ordine pubblico. Ora è importante che ci sia un intervento delle autorità preposte nei luoghi simbolo della Città. Non ci può essere più tolleranza. Perché tutto ciò che è abusivo porta degrado». 


I camion bar, però, non si spostano.
«Camion bar e bancarelle sarebbero lì con licenze. Il Comune di Roma e le altre città d’arte mi avevano chiesto l’approvazione di una nuova norma perché quella precedente non funzionava, visto che prevedeva che i banchi si potessero trasferire solo in presenza di un luogo equivalente. Abbiamo portato la norma in Parlamento: ora c’è la possibilità di trasferirli, con posto equivalente o con indennizzo economico. I camion bar si possono spostare. E a mio avviso andrebbe fatto subito». 


Cosa pensa del fatto che ci sia il rischio di una lobby di ambulanti così potente che la politica è costretta a scendere a patti?
«Prima c’era un limite oggettivo. Anche quando alcuni Comuni d’Italia hanno deciso di spostare le bancarelle d’ufficio, gli ambulanti hanno fatto ricorso, vincendolo. Adesso la norma c’è, è chiara. È una scelta amministrativa».

Il ministro ha inaugurato il Consorzio Unico dei Fori Imperiali, una cabina di regia permanente fra Mibac e Comune di Roma: “Un “atto storico” per superare la divisione di competenze e funzioni tra Stato e Comune nell’area archeologica, assicurandone una gestione unitaria, dinamica ed efficiente”, lo descrive l’Ansa.

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GIUBILEO 2015 E FORI IMPERIALI, LA NUOVA AREA ARCHEOLOGICA

E chiaramente: in vista del Giubileo i monumenti dell’Area Archeologica faranno la parte del leone; anche su questo il ministro Franceschini non rinuncia a indicare al Campidoglio la strada dell’impegno.

Il Consorzio dei Fori avrà un ruolo chiave in prospettiva del Giubileo. Roma è pronta per questo evento?
«Il problema riguarda la preparazione all’accoglienza. Se Roma Capitale ha un ordinamento straordinario, e con questo ha una responsabilità di immagine per il paese, penso che lo Stato debba mettere in campo risorse per interventi fattibili in otto mesi. Cioè manutenzione straordinaria delle strade, pulizia e il decoro delle aree monumentali. Penso che almeno questo si possa fare».

Come funzionerà il nuovo polo archeologico del centro di Roma? Il ministro dà alcune informazioni.

L’obiettivo è quello dell’autofinanziamento?
«Premetto che non c’è museo al mondo che viva con i soli incassi. Persino i grandi musei americani con forte capacità di promozione, al massimo arrivano al 25/30 per cento di copertura con i proventi dagli incassi, Il Consorzio potrà contare su fondi pubblici, incassi ma anche donazioni private. E sull’area archeologica centrale c’è interesse da tutto il mondo. Il Consorzio metterà in campo una formula sperimentale per accogliere grandi donazioni ma anche piccoli contributi col sistema del crowdfunding».


Ci sono già trattative in corso?
«Ci sono già diverse manifestazioni di interesse». 


Il superamento delle divisioni gestionali porterà a un ticket integrato?
«Ci potrà essere un biglietto integrato, ma anche un biglietto per i singoli monumenti e musei. Così le persone possono scegliere se visitare solo il Colosseo o il Foro di Augusto.Ma il biglietto unico lo vogliamo creare anche per le altre città». 

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