La (mezza) bufala della bimba con un tumore al cervello ibernata finché non potrà essere curata

21/04/2015 di Redazione

Una bambina thailandese soli tre anni, affetta da un cancro incurabile al cervello, che viene ibernata in attesa di nuove cure. È questa la notizia che molte testate italiane avevano dato nei giorni scorsi, raccontando la storia della piccola Matheryn Naovaratpong, soprannominata Einz, che avrebbe subito il processo di conservazione criogenica nella speranza di poterla un giorno “risvegliare” e guarirla alla luce dei traguardi raggiunti dalla medicina. 

bambina ibernata bufala
La piccola Einz nella foto diffusa dalla sua famiglia – motherboard.vice.com

LA PICCOLA EINZ, IBERNATA FINCHÉ NON POTRÀ ESSERE CURATA? –

La storia della piccola Einz era stata raccontata, tra gli altri, anche dal Corriere della Sera:

Il 14 aprile 2014 a Matheryn è stato diagnosticato un ependiloblastoma, un tumore molto raro che colpisce i giovanissimi, che nonostante le cure aggressive, con oltre 12 interventi e decine di cicli di radio e chemioterapia, era arrivato a interessare l’80% dell’emisfero sinistro. La bambina è stata dichiarata legalmente morta l’8 gennaio 2015 a Bangkok. «Quando è diventato chiaro che Matheryn aveva solo pochi mesi di vita, visto l’attuale livello delle cure mediche insufficiente a tenerla in vita – si legge nel comunicato dell’azienda, diffuso il 20 marzo, per cui la bimba è la paziente numero 134 e la prima proveniente dall’Asia – i genitori hanno completato tutti gli step per la sua criopreservazione, inclusa la crioprotezione del cervello».

I genitori della piccola, infatti, avrebbero affidato la loro bambina alla Alcor Life Extension Foundation, un’azienda no-profit in Arizona che conserva 134 “pazienti” che sono stati sottoposti a crioconservazione, rispettando la loro stessa volontà, dopo che ne è stata dichiarata la morte cerebrale. Nel caso di Einz sarebbero stati i genitori a decidere per lei, e la bambina, “addormentata” fino a quando la scienza non sarà in grado di curare la sua malattia, ad oggi sarebbe la “paziente” più giovane che si trova alla Alcor Foundation.

 

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IBERNATA PER PERMETTERE FUTURI STUDI –

Tuttavia, le cose non sono andate esattamente così, perché la piccola sarebbe stata sì ibernata, ma per permettere futuri studi, e non in attesa di ricevere nuove cure. La vera versione della storia la fornisce ancora una volta Bufale Un Tanto Al Chilo, che cita un articolo di MotherBoard redatto in inglese, dove si ricostruisce l’intera vicenda. Spiega BUTAC:

I genitori sapevano che non c’erano speranze o quasi, eppure hanno scelto di sottoporla a interventi di vario tipo (essendo entrambi medici) per compiere un ulteriore passo all’umanità nella cura per il cancro. La bimba ha perso la funzionalità dell’80% dell’emisfero sinistro del suo cervello e questo l’ha portata alla paralisi totale.

Dopo un brevissimo periodo nel quale la bimba sembrava mostrare segni di miglioramento, le sue condizioni riprendono a peggiorare inesorabilmente fino a quando i genitori non decidono di staccarle la spina.

L’ibernazione non è stata fatta nella speranza di salvarla dalla morte, ma per permettere ad altri ricercatori di studiare la cosa, di comprendere meglio cosa sia successo e come sia successo. Inizialmente l’intenzione era di ibernarne SOLO il cervello, ma complicazioni dovute agli interventi a cui era stata sottoposta hanno portato alla scelta d’ibernarla in toto non per guarirla, non per curarla, ma a scopo di studio. Magari quando la tecnologia che permette la cosa sarà più avanzata di quanto non sia oggi.

(Photocredit copertina: Thinkstock – immagine di repertorio)

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