Quei commenti indecenti di una minoranza agitata. Svegliamo la maggioranza silenziosa

Prima di partire per tre giorni per il Festival di Giornalismo di Perugia, avevo passato una mezz’ora abbondante del mio tempo a cancellare da Facebook i commenti ingiuriosi contro la moglie di Matteo Renzi, Agnese Landini, rea di aver commentato con Oggi alcune foto in cui si allena, in cui fa sport.

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Ieri sera, tornato a casa dopo tre giorni passati alla Kermesse perugina, ho dovuto cancellare molti commenti sulla vicenda del barcone affondato domenica mattina. Commenti idioti e indegni. Gente che “esultava” per quel che era successo, trovando una buona notizia il fatto che “questi” non fossero sbarcati sulle coste del nostro paese. Ho deciso di bannare una decina di “fan” della pagina pubblica di Giornalettismo. Persone che non vogliamo in alcun modo facciano parte della nostra comunità.

In tutto questo venerdì mattina a Perugia avevo avuto modo di ascoltare un intervento di Aron Pilhofer del Guardian. Tra le varie cose che ha detto Pilhofer si è soffermato anche sui commenti. Il suo consiglio è stato quello di aprirsi completamente ai commenti, senza alcuna esitazione, incitando i giornalisti a “non avere paura“.

Ed era anche a lui che pensavo mentre cancellavo decine di commenti che inneggiavano al mare che si era preso la vita di 700 esseri umani, cercando di capire come pormi davanti a tanta miseria. E un modo forse esiste. Perché tra alcuni commenti idioti, c’era anche qualche commento “illuminato” e molte persone reagivano a quei commenti.

Ha ragione anche Simone Cosimi quando scrive su Wired che è ora di dire basta ad articoli e screenshot che riprendono questi commenti idioti; la strada, probabilmente, è quella di spingere la maggioranza silenziosa a reagire a questo schifo. A far vedere anche al mondo dei media non connessi che “il web” – come lo chiamano loro facendo di tutta un’erba un fascio – non è il ricettacolo del peggio del mondo.

Anche per questi motivi abbiamo deciso di scrivere apertamente sulla nostra pagina FB che – dopo quello che aveva letto – era giusto interrogarsi sulla necessità di tenere aperti i commenti. Se quel dialogo portato avanti nella nostra community avesse ancora ragione d’esistere.

Anche oggi – anche in occasione di questa tragedia – ci siamo trovati davanti a commenti che definire idioti è poco. Ne…

Posted by Giornalettismo on Domenica 19 aprile 2015

Pensavamo che questo status, scritto peraltro a tarda notte, venisse sostanzialmente ignorato. E invece ha generato una discussione «positiva», in cui la maggioranza silenziosa finalmente si è fatta viva, mettendo in estrema minoranza i cosiddetti «hater». Insomma, come era prevedibile, i dementi che scrivono quelle cose sono una piccola minoranza rumorosa. Certamente incoraggiata dall’atteggiamento di alcuni media e da alcuni leader politici, ma sembra minoranza rimane. Dimostrare che è tale, è compito anche nostro, ma soprattutto della maggioranza “silenziosa”.

PhotoCredit: (JUAN MABROMATA/AFP/Getty Images)

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