Il celerino orgoglioso della Diaz: «Ero lì quella notte. Ci rientrerei mille volte»

«Io sono uno degli 80 del VII NUCLEO. Io ero quella notte alla Diaz. Io ci rientrerei mille e mille volte».
Fabio Tortosa, poliziotto, rivendica su Facebook l’operato degli agenti che durante il G8 fecero irruzione all’interno della scuola Diaz in quella che ora la Corte Europea dei diritti umani definisce come “reato di tortura”. Dicendo, appunto, di essere “uno degli 80 del VII NUCLEO”. E sotto nei commenti il celerino rivendica ancora la sua posizione: «Non ci sono mezze misure. O si sta con quella merda di Giuliani o si sta con quelli che a Giuliani gli fanno saltare la testa se attenta alla tua vita». La frase, forte, ha suscitato la reazione del ministro dell’Interno: «Faremo presto su fatti di simile gravità». Il ministro Angelino Alfano ha aggiunto: «Con tutta la celerità necessaria e con il dovuto rigore, valuteremo il comportamento del poliziotto in questione e i commenti che hanno avuto origine dalle sue dichiarazioni e che sono stati pubblicati sul social network. Non escluderemo, pertanto, nessuna ipotesi di provvedimento disciplinare, anche quello di massima severità. Attenderemo, inoltre, le decisioni dell’autorità giudiziaria sugli eventuali profili penali di cui, naturalmente, terremo conto per l’individuazione dei provvedimenti da assumere».

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Lo status dove l’agente rivendica la sua presenza alla Diaz

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CELERINO DIAZ: I COMMENTI SU GIULIANI – I commenti sotto lo status, diventato virale, sono tanti. «Grande Fabio Tortosa la prossima volta chiama … e sarò al tuo fianco».

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Lui, sotto, replica così: «Io pure sto con la legge. Uso legittimo delle armi Legge 152 22 maggio 1975».

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La pagina dell’agente non risulta al momento raggiungibile

Poliziotto Diaz

 

CELERINO DIAZ: ACCERTAMENTI DELLA POLIZIA IN CORSO –  Il Dipartimento dalla Ps ha già «avviato gli accertamenti relativi alla paternità delle dichiarazioni contenute» e, nel caso fossero «opera di un appartenente alla polizia di Stato, si avvieranno le conseguenti procedure disciplinari».  «Laddove effettivamente dovesse trovarsi conferma che le stesse sono state opera di un appartenente alla Polizia di Stato – conclude il Dipartimento – si avvieranno le conseguenti procedure disciplinari, laddove l’autorità giudiziaria non dovesse ravvisare profili di rilevanza penale». E sempre sul tema Diaz è intervenuto il presidente Matteo Renzi che invita a non fare «capri espiatori» sulle violenze del G8 a Genova, anche se finora non è stata fatta «chiarezza fino in fondo sulle responsabilità politiche di chi ha gestito quella vicenda».

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