Gli avversari che aspettano Hillary Clinton

Hillary Clinton

si è candidata ufficialmente alle presidenziali statunitensi del 2016. L’ex segreteria di Stato dell’amministrazione Obama ha subito ricevuto l’apprezzamento del suo presidente. Hillary Clinton appare la grande favorita delle primarie democratiche, mentre per le elezioni generali dovrà confrontarsi con diversi candidati repubblicani che appaiono autorevoli.

HILLARY CLINTON PRESIDENTE –Dopo mesi di speculazioni giornalistiche Hillary Clinton ha annunciato la sua corsa per Usa 2016 con un video diffuso sui suoi canali social. Su Facebook e Twitter la candidata democratica alle primarie presidenziali degli Stati Uniti ha subito ricevuto numerose critiche per un logo che appare un po’ troppo stilizzato e confuso, oltre che elaborato in modo piuttosto banale. La candidatura di Hillary Clinton alle presidenziali del 2016 era da tempo attesa. La decisione di abbandonare l’incarico di segretario di Stato, il nostro ministro degli Esteri, dell’amministrazione di Barack Obama a inizio 2013 era stata interpretata come la necessaria pausa dell’attività politica per preparare con cura una campagna elettorale così impegnativa come la corsa per la Casa Bianca. Da diversi mesi alcuni comitati raccoglievano fondi per Hillary Clinton presidente, e sicuramente dal punto di vista della raccolta finanziaria la sua candidatura non avrà problemi. Alle primarie democratiche Hillary Clinton appare al momento imbattibile. Nei sondaggi l’ex First Lady e senatrice di New York guida le intenzioni di voto con circa il 60% delle preferenze complessive. Il distacco appare incolmabile, anche alla luce di candidati credibili. I più competitivi contro Hillary Clinton sarebbero probabilmente il vicepresidente Joe Biden e la senatrice del Massachusetts Elizabeth Warren, ma difficilmente correranno contro una candidata che li supera nettamente per consensi e capacità di raccolta finanziaria.

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HILLARY CLINTON VIDEO – I candidati democratici che hanno fondato un comitato esplorativo per la corsa a Usa 2016 sono gli ex senatori di Virginia e Rhode Island, Jim Webbs e Lincoln Chafee, e l’ex governatore del Maryland Martin O’Malley. Al momento i sondaggi rilevano questi candidati poco sopra l’1%, e non pare possibile che possano esplodere elettoralmente in una fase successiva. Barack Obama nel 2007, benchè distanziato da Hillary Clinton, era rilevato dalle intenzioni di voto con consensi decisamente superiori. All’orizzonte non si vede alcun candidato giovane ed autorevole, capace di interpretare quel sentimento di rinnovamento progressista ostile al ritorno dei Clinton alla Casa Bianca che è presente nell’elettorato democratico, anche se in misura inferiore rispetto ad otto anni fa. I quattro anni al fianco di Barack Obama sono stati apprezzati da molti americani, e hanno reso ancora più credibile Hillary Clinton, già capace nel 2008 di raccogliere più di 18 milioni di voti alle primarie democratiche. Nel 2016 invece la mobilitazione dell’elettorato di centrosinistra sarà quasi sicuramente inferiore, visto che l’esito della selezione del candidato democratico per la Casa Bianca appare oltremodo scontata. Secondo i sondaggi Hillary Clinton è la candidata più forte di una primaria presidenziale della storia recente. I veri problemi per la sua corsa alla Casa Bianca arriveranno dal Gop. I candidati repubblicani che hanno annunciato formalmente la loro candidatura sono i senatori Ted Cruz e Rand Paul, di Texas e Kentucky, ma altri seguiranno a breve.

HILLARY CLINTON CONTRO JEB BUSH – In questo momento gli unici due candidati alle primarie repubblicane che superano il 10% nei sondaggi sono il governatore del Wisconsin Scott Walker, e l’ex governatore della Florida Jeb Bush. Fratello e figlio dei due presidenti che sono stati alla Casa Bianca prima e dopo Bill Clinton, Jeb Bush appare come uno dei repubblicani più autorevoli per la competizione contro Hillary Clinton. L’ex governatore della Florida, cattolico e moderato rispetto agli standard del Gop, sarebbe il candidato più competitivo nel segmento elettorale degli ispanici-americani, che nel 2012 furono decisivi per la conferma di Barack Obama. Scott Walker invece è un candidato dal profilo più conservatore, che appare capace di unire l’anima legata all’establishment finanziario e industriale al movimento Tea Party.

I due candidati ufficiali, Ted Cruz e Rand Paul, sembrano aver meno chance alle luce delle loro posizioni più radicali. Ted Cruz è stato il più fiero avversario di Barack Obama in Senato, ed è uno dei più conservatori del caucus repubblicano alla Camera alta del Congresso USA. Rand Paul è invece il più autorevole rappresentante dell’anima libertaria del Gop, una corrente che su diverse posizioni di sicurezza nazionale e diritti civili è però significativamente minoritaria rispetto alla maggioranza conservatrice. I sondaggi rilevano buoni consensi, per quanto contenuti alla luce dell’attuale ampia frammentazione, per il medico tradizionalista Ben Carson, per l’ex governatore dell’Arkansas Mike Huckabee, terzo alle primarie repubblicane del 2008, per il governatore del New Jersey Christ Christie e per il senatore della Florida Marco Rubio, il più giovane del lotto. Uno scenario al momento confuso, che si chiarirà nei prossimi mesi con le cosiddette “primarie invisibili”, la corsa dei candidati al sostegno politico e finanziario all’interno del partito. In prospettiva presidenziali 2016 i sondaggi rilevano Hillary Clinton in testa contro tutti i suoi avversari, ma al momento queste intenzioni di voto valgono relativamente poco.

 

Photo credit: Andrew Burton/Getty Images

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