Front National nella bufera: «Marine Le Pen indagata per finanziamento illecito»

Le Front National, partito di estrema destra francese, sarebbe sotto inchiesta per finanziamento illecito. A dare la notizia è oggi Le Monde. La presidente del partito, Marine Le Pen, è sotto accusa assieme a due suoi fedelissimi David Rachline (senatore e sindaco di Frejus) e Nicolas Bay (deputato europeo e segretario FN). L’inchiesta arriva in un momento di pieno psicodramma politico-familiare (ieri è stata avviata la procedura di espulsione dal partito del padre, Jean-Marie, a causa delle sue dichiarazioni antisemite). Marine sta affrontando la crisi del Front, dovendo opporsi a queste nuove vicende giudiziarie.

L’INCHIESTA SUL FRONT NATIONAL – Di che parla l’inchiesta che coinvolge figure di spicco del Front National? Tutto è partito dalle indagini avviate dal Parlamento europeo a inizio di marzo in merito alle irregolarità riguardanti 20 assistenti del gruppo di Le Pen. Dopo i primi accertamenti – secondo quanto riportato da Le Monde – la magistratura starebbe indagando con l’accusa di finanziamento illecito ad un partito non solo sui vertici FN ma anche su Frederic Chatillon, proprietario della Riwal, agenzia di comunicazione e principale “prestatrice di servizi” del Front national. Il quotidiano oltralpe riporta:

Diverse personalità all’interno del FN o vicine al partito avrebbero istituito sistemi fraudolenti per finanziare illegalmente alcune campagne elettorali nelle cantonali del 2011, nelle legislative e nelle elezioni presidenziali del 2012. Tutte sfide elettorali in cui era presente in prima linea Marine Le Pen. La società Riwal, gestita da un parente di Marine Le Pen, potrebbe aver illegalmente finanziato il Fronte Nazionale e il micropartito della sua presidente Jeanne.

Marine Le Pen
L’infografica dell’inchiesta riportata da Le Monde

Secondo il quotidiano francese Le Pen, il cui partito è alleato con la Lega Nord di Salvini a Strasburgo, potrebbe aver impiegato in modo fittizio i consiglieri David Rachline e Nicolas Bay. Contratti a tempo determinato i cui stipendi versati da Riwal durante le campagne «si possono configurare come donazioni dissimulate ai candidati». Secondo quanto riporta Le Monde Bay è stato impiegato da Riwal per due mesi, maggio e giugno 2012, come «ideatore e redattore» con 6.061 euro di stipendio e Rachline come «responsabile di progetto» con 4.306 euro. Cifre basse ma su cui i magistrati vogliono far chiarezza.

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LE PEN: UNA FAMIGLIA ALLO SBANDO – Intanto le acque dentro casa Le Pen continuano ad esser agitate. Jean-Marie Le Pen continua ad accusare la figlia dopo l’annuncio dell’apertura di un procedimento disciplinare nei suoi confronti. «Mi difenderò e attaccherò», ha assicurato in una intervista a RTL l’86enne fondatore del partito di estrema destra, che risponderà ad ogni azione disciplinare della leadership del partito. «Marine sta distruggendo il Front national», ha assicurato aggiungendo che per nessun motivo al mondo lascerà la sua creatura politica.

(In copertina foto JOEL SAGET,GUILLAUME SOUVANT/AFP/Getty Images)

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