Obama contro le terapie riparative per omosessuali e transgender

La storia di Leelah Alcorn, una giovane transgender di 17 anni che si è suicidata nel novembre scorso, ha mosso l’attenzione del presidente degli Stati Uniti Barack Obama, che è intervenuto sulla questione delle cosiddette terapie riparative, per dirsi favorevole alla loro messa fuori legge.

OBAMA

LO SPUNTO DA UNA TRAGEDIA –

Leelah Alcorn si è suicidata lasciando un messaggio nel quale lamentava le pressioni di una terapia impostale per farla tornare ragazzo ed eterosessuale. In memoria della giovane diversi gruppi e persone hanno lanciato una petizione che chiede al presidente Obama di vietare la cosiddetta terapia riparativa (definita anche terapia di conversione o terapia di riorientamento sessuale), offerte da operatori con pochi scrupoli alle famiglie di giovani con identità sessuali alternative a quelle ben definite di maschio e femmina eterosessuale.

A FAVORE DEL DIVIETO DELLE TERAPIE RIPARATIVE –

Il presidente ha pubblicato un suo messaggio in risposta alla petizione, che conclude dicendo: «Valutando la validità delle terapie di conversione, o altre terapie che cercano di cambiare l’identità di genere o l’orientamento sessuale di un individuo, è imperativo cercare la guida di esperti medici certificati. Le prove scientifiche dimostrano nettamente che la terapia di conversione, specialmente quando praticata sui giovani, non è appropriata ne eticamente, ne dal punto di vista medico e può provocare danni rilevanti. Una parte del nostro impegno nel proteggere la gioventù americana, questa amministrazione sostiene gli sforzi per vietare l’impiego delle terapie di conversione sui minori».

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CRISTIANI CONTRO IL COMPLOTTO OMOSESSUALISTA –

Il commento è stato scritto da Valerie Jarrett, consigliere di Obama, la quale ha spiegato che il presidente è rimasto toccato dalla storia di Leelah Acorn, ma che il problema va ben oltre la singola tragedia. Altri ufficiali della Casa Bianca hanno poi chiarito che il presidente non chiederà una legge federale in proposito, ma che appoggerà il bando a livello statale. California, New Jersey e il District of Columbia hanno già  vietato le terapie riparative sui minori e altri 18 stati hanno introdotto legislazioni simili. I fan delle teorie di conversione esistono anche in Italia e come negli Stati Uniti si trovano concentrati soprattutto tra la destra cristiana, ormai votata alla battaglia senza tregua contro il complotto omosessualista che vuole trasformare tutti in gay.

 

 

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