Strage tribunale Milano, tre morti: «Volevo vendicarmi di chi mi ha rovinato»

SPARI TRIBUNALE MILANO, IL SOCIO RICERCATO DA GIARDIELLO: «DEVO LA MIA VITA ALL’AVVOCATO» – ore 22.49 

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Il Corriere della Sera riporta le parole di Massimo D’Anzuoni, ex socio di Claudio Giardiello, l’uomo che doveva essere ucciso secondo le intenzioni della persona che ha ammazzato altre tre persone al Palazzo di Giustizia di Milano: «Devo la vita al mio avvocato, se non fosse stato per lui sarei stato in quell’aula. E probabilmente sarei morto. Io non lo vedo e non lo sento dal 2007 e devo la vita al mio avvocato». Avvocato che ha spiegato come quella odierna fosse un’udienza tecnica e che per questo l’apporto dell’imputato non era necessario. D’Anzuoni è residente a Carvico, in provincia di Bergamo e Giardiello è stato bloccato mentre stava prendendo l’autostrada per andare ad uccidere l’uomo.

SPARI TRIBUNALE MILANO, GIARDIELLO DIMESSO DALL’OSPEDALE DI VIMERCATE, PASSERÀ LA NOTTE AL CARCERE DI MONZA – ore 20.31 –

Claudio Giardiello è stato dimesso dall’ospedale di Vimercate. Il 57enne era stato colto da malore poco dopo l’arresto, all’interno della caserma dei carabinieri. In ospedale è stato sottoposto allo stub per verificare la presenza sul suo corpo di polvere da sparo. Questa notte verrà portato nel carcere di Monza.

SPARI TRIBUNALE MILANO, UNO DEI FERITI È NIPOTE DI GIARDIELLO – ore 19.12 

Davide Limongelli, la persona rimasta ferita nella sparatoria di stamattina in Tribunale a Milano, è nipote di Claudio Giardiello, l’autore della strage. Limongelli, dunque, non è nipote di Giorgio Erba, una delle tre vittime, come scritto in precedenza. Da quanto si è saputo, Giardiello in passato aveva litigato pesantemente con il nipote per la gestione della Immobiliare Magenta, di cui il killer deteneva la quota di maggioranza e che poi è fallita nel 2008. Giardiello stamani ha sparato in aula anche a suo nipote.

SPARI TRIBUNALE MILANO, MATTARELLA «CORDOGLIO. MAGISTRATI SONO IN PRIMA LINEA. BASTA DISCREDITO» – ore 18.15 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, profondamente colpito dalla gravissima tragedia avvenuta questa mattina al Tribunale di Milano – che è costata la vita a quattro persone, tra cui un magistrato, Fernando Ciampi, nell’esercizio delle funzioni – ha espresso ai familiari delle vittime le più sentite condoglianze e la vicinanza dello Stato italiano e sua personale.
«C’è un momento di grande difficoltà che sta attraversando l’Italia dove i magistrati sono in prima linea. Basta dare loro discredito. La società democratica, aperta e accogliente, è per sua natura vulnerabile: alle insidie criminali lo Stato italiano risponde con fermezza, sempre nel pieno rispetto delle garanzie costituzionali e dei diritti dell’uomo».

SPARI TRIBUNALE MILANO, GIARDIELLO, LA EX MOGLIE «NON PENSAVO FOSSE COSI’ DISPERATO» – ore 17.50 

«Mai avrei pensato che fosse così disperato, sono scioccata, non immaginavo che potesse fare una cosa simile». Lo ha detto ad Ansa Anna Siena, ex moglie di Claudio Giardiello. «Ora devo pensare soprattutto ai miei figli sono loro che devo proteggere dalle conseguenze più drammatiche». A casa di Anna Siena, ex moglie di Giardiello nel pomeriggio si è recato il suo legale, Marcello Gasperini, che poi ha invitato i giornalisti a rispettare il dolore della famiglia.

SPARI TRIBUNALE MILANO, GIARDIELLO SI AVVALE DELLA FACOLTA’ DI NON RISPONDERE – ore 17.50 

Claudio Giardiello «si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l’ interrogatorio di garanzia che si è svolto nel pronto soccorso dell’ospedale di Vimercate». Lo ha detto il suo legale, l’avvocato Nadia Savoca del foro di Monza uscendo dall’ospedale. «Adesso è sotto choc e sedato».

SPARI TRIBUNALE MILANO, «GIARDIELLO RIPRESO MENTRE MOSTRAVA TESSERINO» – ore 17.44 

Claudio Giardiello sarebbe stato ripreso da una telecamera mentre entrava a Palazzo di Giustizia a Milano esibendo agli addetti alla sicurezza un documento. Lo ha spiegato il procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati durante un’assemblea dell’Anm a Milano. «Evidentemente – ha aggiunto – si trattava di un tesserino di riconoscimento».

SPARI TRIBUNALE MILANO, GIARDIELLO: «VOLEVO VENDICARMI DI CHI MI HA ROVINATO» – ore 16.23 

«Volevo vendicarmi di chi mi ha rovinato». Sono state queste, secondo quanto apprende l’ANSA, le prime parole dette da Claudio Giardiello subito dopo essere stato catturato dai carabinieri che lo hanno intercettato a bordo del suo scooter vicino ad un centro commerciale di Vimercate (Monza).

spari tribunale milano
(foto Pier Marco Tacca/Anadolu Agency/Getty Images)

SPARI TRIBUNALE MILANO, LA RICOSTRUZIONE: 13 COLPI SPARATI – ore 16.23 

Giardiello potrebbe aver organizzato tutto prima di entrare ed ha sparato al suo avvocato dopo un’animata discussione. Mentre sono in corso le autopsie in conferenza stampa si chiariscono le dinamiche del fatto. Il killer ha esploso 13 colpi di arma da fuoco ed era dotato di due caricatori di proiettili calibro 7.65. A riferirlo il procuratore di Brescia Tommaso Bonanno. Ha agito – spiegano – con fredda premeditazione. Il giudice Ciampi è stato raggiunto da «un colpo alla scapola che gli ha trapassato colpo e un altro in zona inguinale». Giardiello, ha riferito il magistrato, «si è allontanato dall’aula di udienza e scendendo dal terzo al secondo piano ha incontrato Stefano Verna il commercialista che era stato interessato alle indagini e lo ha colpito alle gamba. Poi si è diretto nello studio di Ciampi che aveva chiamato una collaboratrice e ha esploso due colpi di arma da fuoco». L’arma di Giardiello risulta «regolarmente detenuta».
Attualmente il fermato si trova sotto interrogatorio in ospedale, dopo il ricovero per un calo di zuccheri. L’ipotesi è che si sia dato alla fuga da via Manara (laddove non c’è metal detector). In quel lato l’ingresso è riservato agli avvocati, magistrati o impiegati.

Dentro il tribunale il memorial dei magistrati   assassinati durante gli anni di piombo. Foto di Maghdi Abo Bia/ Giornalettismo
Dentro il tribunale il memorial dei magistrati assassinati durante gli anni di piombo. Foto di Maghdi Abo Bia/ Giornalettismo

SPARI TRIBUNALE MILANO, «METAL DETECTOR FUNZIONANTI» – ore 16.20 

«I palazzi di giustizia sono presidiati tutti da metal detector che risultano perfettamente funzionanti e da telecamere, in tutti gli ingressi vi è un varco per dipendenti e avvocati sottoposto solo a controlli dei documenti di identità: questo sistema fino a oggi non aveva mai presentato criticità». Lo ha detto il procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati. «Giardiello avrebbe avuto un contrasto col suo avvocato che aveva rinunciato al mandato e ci sono stati degli spari, subito dopo pare che Giardiello è sceso nell’ufficio del dottor Ciampi che è stato ucciso quasi all’istante con due colpi». Un colpo alla spalla poi uno all’inguine, fatale.

SPARI TRIBUNALE MILANO, BRUTI LIBERATI: «TRE MORTI» – ore 16.12 

Sono tre le vittime della sparatoria di Milano: lo ha detto il procuratore Edmondo Bruti Liberati in una conferenza stampa. Una quarta persona è ricoverata in condizioni serie a Niguarda e una quinta, un avvocato, è stato colpito da colpi di arma da fuoco ad una gamba e non è grave.

SPARI TRIBUNALE MILANO, ORLANDO: «IL SISTEMA FUNZIONA MA CI SONO GRAVI ERRORI» – ore 16.12 

«I sistemi tecnologici erano funzionanti, sono necessarie indagini. Ho deciso di convocare nei prossimi giorni tutti i procuratori generali per trarre elementi utili a una ricognizione complessiva del sistema». Lo ha dichiarato il ministro della giustizia Andrea Orlando, in conferenza stampa.

SPARI TRIBUNALE MILANO, ALFANO «GIARDIELLO FORSE PRONTO A UCCIDERE ALTRI A VIMERCATE» – ore 16.10 

Il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha aggiunto in conferenza stampa: «Un gesto di efficienza che ha una sua eccellenza straordinaria. La targa è stata immediatamente identificata. Per questo è stato attivato un sistema che ha portato alla immediata cattura dell’uomo che probabilmente era pronto ad uccidere altre persone a Vimercate».

SPARI TRIBUNALE MILANO, L’IMMOBILIARE DI GIARDIELLO – ore 15.59 

Giardiello, fermato per la strage di Milano, aveva fondato nel 1993 la sua Immobiliare Magenta srl, società fallita poi nel 2008. L’uomo aveva due soci. Uno è un ferito e si chiama Davide Limongelli. Quest’ultimo prima del fallimento della Magenta srl aveva una quota pari al 30%. Il secondo socio, con il 15% del capitale, era Giovanni Scarpa. Il curatore fallimentare della società sarebbe Walter Marazzani, nominato nel 2008. Dal 2006 è stato disposto il sequestro delle quote di partecipazione sia di Giardiello che di Limongelli.

SPARI TRIBUNALE MILANO, FAMILIARI GIARDIELLO: «NON ABBIAMO SPIEGAZIONI» – ore 15.58 

«Non sappiamo darci alcuna spiegazione, non chiedete nulla a noi, noi siamo semplicemente distrutti». Lo ha detto ad Ansa un familiare di Claudio Giardiello rispondendo al citofono della palazzina dove abitava fino a qualche anno fa l’uomo e dove vivono ancora l’ex moglie e una figlia. La palazzina che si trova in via Bindellera, secondo quanto riferito da un vicino, sarebbe stata costruita una quindicina di anni fa proprio da un’impresa di Giardiello.

SPARI TRIBUNALE MILANO, “GIARDIELLO ENTRATO CON FALSO TESSERINO” – ore 15.51 

Il giudice Fernando Ciampi sarebbe stato ucciso con 2 colpi di pistola da Claudio Giardiello. Lo ha riferito il procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati. Da quanto si è saputo, Ciampi ha cercato di proteggere anche una sua collaboratrice prima di essere ucciso nella sua stanza.

SPARI TRIBUNALE MILANO, CONFERENZA STAMPA ATTESA IN AULA MAGNA – ore 15.44 

Dopo minuti di attesa dovrebbe iniziare la conferenza stampa al Palazzo di Giustizia di Milano. I cronisti nei corridoi non nascondono il nervosismo per il flusso di notizie fornito dalle autorità.

guarda il video:

(Magdhi Abo Abia per Giornalettismo)

SPARI TRIBUNALE MILANO, RENZI «CORDOGLIO: SIA FATTA CHIAREZZA» – ore 15.37 

«Senso di dolore profondo e vicinanza alle famiglie delle vittime, la magistratura, la città di Milano». Con queste parole Matteo Renzi apre la sua conferenza stampa straordinaria a Palazzo Chigi. «Giorno di dolore forte, per tutti». Momento di cordoglio ma per il premier «dovrà esser fatta chiarezza». «Non è la prima volta ma deve esser l’ultima». «Aveva dei caricatori, poteva esser in grado di fare ancora del male. un ringraziamento vivo al team che ha fermato il killer. Eroismo puro».

SPARI TRIBUNALE MILANO, MATTARELLA PRESIEDE PLENUM CSM STRAORDINARIO ore 15.29 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, presiedera’ questo pomeriggio il plenum straordinario del Csm convocato alle 18.00 dopo i gravi fatti accaduti al Tribunale di Milano. Lo rende noto il Quirinale.

SPARI TRIBUNALE MILANO, MALORE GIARDIELLO, TRASFERITO IN OSPEDALE ore 15.15 

E’ stato portato via in ambulanza Claudio Giardiello, ritenuto il responsabile delle aggressioni a mano armata di questa mattina in Tribunale a Milano. L’uomo, fermato dai carabinieri di Vimercate in un centro commerciale, si trovava nella sede della Compagnia dei carabinieri per essere sentito. L’ambulanza è stata scortata da due pattuglie dei carabinieri.

(Foto Magdhi Abo Abia, Giornalettismo) IL GIALLO DEI METAL DETECTOR – Erano tutti funzionanti i metal detector al tribunale di Milano. E’ quanto si apprende da fonti bene informate. L’ultima verifica era stata fatta a inizio aprile. Lo riporta l’Ansa. Stando ad alcune voci raccolte dal nostro inviato, l’uomo sarebbe entrato dall’ingresso degli avvocati in Via Manara, dove non c’è metal detector.

La folla di cronisti in attesa di aggiornamenti. Foto Giornalettismo
La folla di cronisti in attesa di aggiornamenti. Foto Giornalettismo

CHI ERA LORENZO ALBERTO CLARIS APPIANI – Lorenzo Alberto Claris Appiani era stato l’avvocato di Claudio Giardiello e oggi era in aula come testimone nella causa per bancarotta contro l’uomo che lo ha ucciso sparandogli al torace. Lo racconta all’ANSA lo zio della vittima, l’avvocato Alessandro Brambilla Pisoni, arrivando al pronto soccorso del Fatebenefratelli di Milano. “Giardiello era stato cliente di mio nipote – ricorda l’avvocato – poi aveva iniziato a combinare disastri e lui ha smesso di seguirlo. Sapevo che oggi mio nipote era in aula come testimone in una causa penale perche’ Giardiello era stato denunciato”. Lorenzo Alberto Claris Appiani, 37 anni, viene da una famiglia di legge: sua madre, oggi in pensione, e’ un avvocato e la sorella e’ un magistrato. Lui stesso era molto stimato per la sua capacita’ di analisi del diritto.

L'elicottero che sorvola la zona della sparatoria. Giornalettismo
L’elicottero che sorvola la zona della sparatoria. Giornalettismo

 

SPARI TRIBUNALE MILANO, AGENZIE ANNUNCIANO VIDEO AMATORIALE – Secondo SkyTg24 sarebbe in arrivo un video amatoriale della sparatoria

 

SPARI TRIBUNALE MILANO, “HO TOCCATO IL MIO COLLEGA LORENZO, NON RESPIRAVA PIU'” – ore 13.23

“Sono entrato nell’aula della seconda sezione penale non appena ho sentito gli spari e ho visto il mio collega l’avvocato Lorenzo Alberto Claris Appiani, riverso a terra con la camicia sporca di sangue. L’ho toccato ed era già freddo e non respirava più”. Questa la drammatica testimonianza dell’avvocato Vaghi, che aveva udienza nell’aula accanto ed è stato fra i primi a soccorrere i feriti.

SPARI TRIBUNALE MILANO, “ROTTO UNO DEI METAL DETECTOR” – ore 13.20

Uno dei metal detector di Palazzo di Giustizia “era rotto questa mattina”. A riferirlo una persona che stamane si è recata in Tribunale per lavoro contattata da Ansa. Secondo questa persona si tratterebbe dell’ingresso laterale di via Carlo Freguglia.

SPARI TRIBUNALE MILANO, MORTO UNO DEI DUE FERITI – ore 13.15

Il nostro inviato Magdhi Abo Abia ci informa del rientro del personale all’interno del Palazzo di Giustizia a Milano. Intanto il corriere pubblica in esclusiva la foto di Claudio Giardiello:

Claudio Giardiello foto
La foto di Giardiello pubblicata dal Corriere

 

SPARI TRIBUNALE MILANO, MORTO UNO DEI DUE FERITI – ore 13.09

“L’uomo ricoverato al Policlinico di Milano, Giorgio Erba, e’ morto, lo si e’ appreso da fonti ospedaliere. L’uomo arrivato in condizioni disperate e’ stato sottoposto ad operazione ma non ce l’ha fatta”, scrive l’Ansa. Il bilancio delle vittime a Milano sale dunque a 4 morti.

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SPARI PALAZZO GIUSTIZIA MILANO: CRITICHE M5S E FI “GOVERNO SI VERGOGNI” ore 12.59 – A pochi minuti dalla cattura dell’assassino del tribunale di Milano, tra i parlamentari c’è chi lega la vicenda all’operato del governo. La deputata di Forza Italia Gabriella Giammanco su Twitter scrive: «Mentre era in corso Comitato x ordine e sicurezza pubblica nel tribunale d Milano un pazzo indisturbato uccide 3 persone: GOVERNO SI VERGOGNI». Il deputato del Movimento 5 Stelle Gianluca Vacca, invece, su Facebook scrive: «Certo poi uno pensa che a capo del ministero dell’Interno ci sia un tale Alfano, il ministro più inadeguato e incompetente che ci sia, e allora tutto è più evidente e preoccupante…».

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SPARI PALAZZO GIUSTIZIA MILANO: “GIARDIELLO? CLIENTE DIFFICILE” ore 12.43 – «E’ una persona sopra le righe, ingestibile come cliente perché non ascoltava mai i consigli. Era uno che pensava che tutti lo volessero fregare, era paranoide». E’ la descrizione dall’avvocato Valerio Maraniello di Claudio Giardiello, l’imputato che oggi a Palazzo di Giustizia ha aperto il fuoco durante il processo in cui era imputato per bancarotta. L’avvocato Maraniello ha spiegato di avere difeso Giardiello fino ad un paio di anni fa e poi di avere lasciato il mandato proprio perché era un cliente ‘difficile’. Giardiello lavorava in una agenzia immobiliare in corso Magenta, pieno centro di Milano. Secondo quanto riporta il Fatto Quotidiano era la sesta volta che “chiudeva” una attività in 20 anni per cessazione, liquidazione o fallimento. Di recente aveva subito pignoramenti dei beni e decreti ingiuntivi. Risultano debiti con le banche e con il Fisco.

SPARI PALAZZO GIUSTIZIA MILANO: TRE MORTI, DUE FERITI DI CUI UNO GRAVE ore 12.43 – Sono tre i morti confermati e due i feriti tra cui uno ricoverato in gravissime condizioni.

guarda l’intervista:

(alaNEWS) SPARI PALAZZO GIUSTIZIA MILANO: I NOMI DEI FERITI ore 12.34 – Claudio Giardiello, imputato nel crac Eutelia-Agile, ha colpito uccidendo il giudice della sezione fallimentare Fernando Ciampi e il giovane avvocato Lorenzo Alberto Claris Appiani, 37 anni. I feriti sono due imputati coinvolti nel processo: si tratta di Davide Limoncelli e dello zio Giorgio Erba. SPARI PALAZZO GIUSTIZIA MILANO: IL RACCONTO DI UN TESTIMONE DAL TRIBUNALE: “E’ SCESO AL SECONDO PIANO PER SPARARE CIAMPI” ore 12.31 – Angelo Alessandro Palmieri, praticante avvocato racconta a Giornalettismo: “L’udienza per bancarotta fraudolenta. Il suo avvocato doveva rinunciare al mandato e lui ha tirato fuori la pistola uccidendo un magistrato (uditore giudiziario), sparando contro un teste e anche contro due persone tra il pubblico. E’ scappato, ha raggiunto il secondo piano dove c’era il giudice Ciampi e gli ha sparato”. Ciampi presubilmente aveva condotto il processo di fallimento della società. “Possibilità più ovvia è che l’imputato abbia passato la borsa all’avvocato che non vengono sottoposti a controlli. Vestito giacca e cravatta quindi perfettamente confondibile con chiunque altro”. SPARI PALAZZO GIUSTIZIA MILANO: IL RACCONTO DEI TESTIMONI ore 12.28 – Una nostra inviata Valentina Spotti ha raccolto questa testimonianza. Una passante che si trovava nei pressi del Tribunale: «Mi trovavo sul lato di Via Manara, ho sentito due spari e una guardia è finita a terra. Ho fatto il giro per raggiungere un amico che lavora come guardia in Tribunale, volevo vedere se stesse bene. In quel momento è arrivato l’ordine di evacuazione del tribunale e sono usciti tutti. Ci hanno riferito che quelli che non sono riusciti a uscire si sono chiusi in aula». Un avvocato che si trovava sul lato di via Freguglia (cioè dalla parte opposta di via Manara) racconta che subito dopo gli spari hanno ricevuto l’ordine di buttarsi a terra.

La folla fuori dal tribunale di Milano. (Credits Maghdi, Giornalettismo)
La folla fuori dal tribunale di Milano. (Credits Maghdi, Giornalettismo)

Ecco le immagini fornite da alaNEWS fuori dal Tribunale:

SPARI PALAZZO GIUSTIZIA MILANO: SECONDA VITTIMA GIOVANE AVVOCATO ore 12.22 – La seconda vittima identificata è Lorenzo Alberto Claris Appiani, avvocato, giovane praticante. Giardiello è stato bloccato a Vimercate (Milano) dai carabinieri della compagnia di Monza, mentre era in fuga a bordo di una moto. A comunicarlo il titolare del Viminale Angelino Alfano: claudio giardiello arrestato SPARI PALAZZO GIUSTIZIA MILANO: “GIARDIELLO BLOCCATO A VIMERCATE” ore 12.19 – Giardiello sarebbe stato bloccato a Vimercate. A riferirlo diverse agenzie tra cui Ansa. L’inseguimento potrebbe esser finito sotto le Torri bianche della cittadella lombarda.

SPARI PALAZZO GIUSTIZIA MILANO: TRE MORTI ore 12.15 -Sarebbero almeno tre i morti per gli spari di questa mattina nel palazzo di giustizia di Milano. Lo si apprende da fonti investigative. “Un secondo ferito da arma da fuoco e’ stato portato all’ospedale Santa Rita – rende noto il 118 – Un altro uomo è stato trovato deceduto all’interno di Palazzo di Giustizia, senza apparenti segni di traumi”. Il nostro inviato Magdhi parla di tre persone colpite: il giudice Ciampi, un testimone e una persona tra il pubblico. SPARI PALAZZO GIUSTIZIA MILANO: “GIARDIELLO FUGGITO IN MOTO” ore 12.11 – Claudio Giardiello potrebbe non esser più in tribunale ma scappato in moto. A riferirlo Ansa.

(Foto esterno Palazzo di Giustizia. Credits Magdhi Abo Abia, Giornalettismo) SPARI PALAZZO GIUSTIZIA MILANO: “NON VI PREOCCUPATE, STO BENE” ore 12.08 – “Non vi preoccupate, sto bene”: è quanto ha detto a chi lo ha contattato al telefono Stefano Verna, dottore commercialista dello studio Verna, ferito a una coscia nell’aula del palazzo di giustizia dove era presente in qualità di testimone. L’uomo che ha sparato nell’aula, Claudio Giardiello, era stato infatti cliente dello studio Verna. SPARI PALAZZO GIUSTIZIA MILANO: PISAPIA SUL POSTO PER MEDIARE ore 12.03 – Sta proseguendo l’evacuazione delle persone al Tribunale di Milano. Ora è il turno degli uomini. Il sindaco di Milano Pisapia sta arrivando sul posto per mediare. SPARI PALAZZO GIUSTIZIA MILANO: GIUDICE CIAMPI UCCISO NELLA SUA STANZA ore 12.00 – Il giudice Ciampi della sezione fallimentare è stato ucciso da Claudio Giardiello nella sua stanza al secondo piano del Palazzo di Giustizia. Ciampi è stato trasferito dalla sezione fallimentare a Sezione Specializzata in materia di Impresa A questo febbraio. ANCORA SPARI PALAZZO GIUSTIZIA MILANO: UOMO BARRICATO DENTRO ore 11.55 – Dopo la sparatoria che ha causato due morti, nuovi spari in tribunale a Milano. Mentre proseguivano le attività per evacuare i sette piani del palazzo di giustizia si sono sentiti nuovi colpi di arma da fuoco da parte dell’uomo che, dopo aver ucciso due persone, si è asserragliato al terzo piano del tribunale e non intende arrendersi. SPARI PALAZZO GIUSTIZIA MILANO: “MORTO UN GIUDICE” ore 11.47 – Una delle due vittime della sparatoria in Tribunale a Milano è il giudice fallimentare Fernando Ciampi. A riferirlo è il procuratore della Corte d’Appello Giovanni Canzio. Il suo incarico? Giudice Sezione Civile (Seconda Sezione Civile – Fallimentare).

Fernando Ciampi
Fernando Ciampi, una delle vittime

SPARI PALAZZO GIUSTIZIA MILANO: I TWEET DEI PARLAMENTARI ore 11.50 – La notizia degli spari al tribunale di Milano viene subito commentata dai parlamentari sul web. Su Twitter il deputato del Pd Dario Ginefra e il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri si interrogano sull’efficacia dei controlli all’ingresso del tribunale. «In prefettura a Milano era in corso vertice su sicurezza con Ministro Alfano… paradossi». Lo scrive su Twitter il senatore del Pd Salvatore Margiotta.

SPARI PALAZZO GIUSTIZIA MILANO: DUE MORTI ore 11.43 – Sono due i morti nella sparatoria avvenuta all’interno di Palazzo di Giustizia questa mattina a Milano. A confermarlo il 118 che è intervenuto sul posto per prestare soccorso intorno alle 11. A quanto riferisce l’Areu ci sono due persone in arresto cardiocircolatorio, trasportate rispettivamente al Policlinico e al Fatebenefratelli di Milano. Un altro ferito, non grave, è trasferito all’ospedale Niguarda. Il 118 segnala anche la presenza di alcuni feriti da panico. SPARI PALAZZO GIUSTIZIA MILANO: ESCONO SOLO LE DONNE ore 11.39 – «Ci hanno detto non uscite ci sono gli spari. Per ora sono uscite solo le donne. Noi siamo dipendenti. Non sappiamo nulla. Credo che vogliono individuare solo gli uomini», raccontano alcune persone su Sky Tg 24. Due persone sono morte e una è rimasta ferita nella sparatoria di stamattina a Palazzo di Giustizia a Milano. Lo riferisce un giudice. SPARI PALAZZO GIUSTIZIA MILANO: EVACUATO PALAZZO ore 11.29 – Dopo gli spari che avrebbero provocato due feriti in un’aula del tribunale, il Palazzo di Giustizia di Milano è stato evacuato. Molti erano già fuggiti e le forze dell’ordine hanno invitato tutti gli altri presenti ad uscire. Ora centinaia di persone sono sulla strada davanti alle diverse uscite del tribunale.

Una delle uscite secondarie del Palazzo di Giustizia
Una delle uscite secondarie del Palazzo di Giustizia

SPARI PALAZZO GIUSTIZIA MILANO: CHIUSE LE USCITE ore 11.24 – Le forze dell’ordine hanno chiuso tutte le uscite del tribunale e sono alla ricerca dell’attentatore. Nell’aula al terzo piano dove è avvenuta la sparatoria sono entrati i soccorritori del 118. Secondo le prime informazioni le vittime sarebbero dei testimoni. SPARI PALAZZO GIUSTIZIA MILANO: 2 FERITI UN MORTO ore 11.10 – Spari in un’aula di Palazzo di Giustizia di Milano. Sono stati sentiti da numerose persone presenti. Nei corridoi del tribunale sono presenti forze dell’ ordine. E’ caccia all’uomo nel tribunale di Milano per trovare l’attentatore, individuato col nome di Claudio Giardiello, si troverebbe ancora nei locali del Palazzo. A sparare sarebbe stato un imputato per bancarotta fraudolenta. Ci sono al momento due feriti. L’agenzia Reuters parla però di una persona uccisa. SPARI A PALAZZO GIUSTIZIA: CLAUDIO GIARDIELLO IL RICERCATO, DELLA SPARATORIA – L’autore della sparatoria si chiama Claudio Giardiello. Vestirebbe con giacca e cravatta ed è attivamente ricercato dalle forze dell’ordine. Il procuratore della Corte d’Appello, Giovanni Canzio, ha confermato la presenza di più vittime.

SPARI A PALAZZO GIUSTIZIA: IL RACCONTO DEI TESTIMONI ore 10.50 “Ho sentito degli spari e ho visto un uomo con una gamba insanguinata, ho avuto paura e sono scappato”: lo ha raccontato un testimone alle agenzie. Diverse persone hanno sentito il rumore degli spari e sono fuggite dai corridoi e si sono dirette verso l’uscite dell’edificio.

SPARI A PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANO: LA FUGA DELLA FOLLA – Repubblica Milano riporta alcuni dettagli del fatto:

Dopo gli spari, una folla di persone – avvocati e utenti del tribunale, hanno cercato la via di fuga riversandosi negli scaloni. Una persona è stata vista con una gamba insanguinata. Secondo alcuni testimoni, tutto è successo vicino all’aula sfratti.

SPARI AL SECONDO PIANO, DUE FERITI – Secondo le prime informazioni ricevute sono due le persone ferite. Su twitter arrivano alcune info bloccato il secondo piano, che, dopo l’intervento degli agenti, risulta provvisoriamente chiuso al pubblico.

(Foto copertina di Pier Marco Tacca/Anadolu Agency/Getty Images)

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