L’internet in India fermata dalle scimmie

03/04/2015 di Redazione

Il governo Modi ha lanciato un piano per cablare il paese fin nei villaggi più remoti, ma nell’Uttar Pradesh le buone intenzioni si scontrano con la presenza di macachi ghiotti di fibra ottica.

A macaque monkey, with an offspring clutching onto its torso, balances between two power lines above a parking lot in downtown New Delhi on August 27, 2012. Thousands of monkeys live on the rooftops of downtown Delhi. Despite considered a nuisance they cannot be killed because many Indians see them as sacred. AFP PHOTO/ Prakash SINGH (Photo credit should read PRAKASH SINGH/AFP/GettyImages)
Una femmina di macaco con un cucciolo a spasso per la capitale indiana (Photo creditPRAKASH SINGH/AFP/GettyImages)

LA CORSA ALLA BANDA LARGA – Le autorità di Varanasi, città natale del primo ministro e città santa, non sanno come fare. Il governo ha promesso di stendere 700mila chilometri di fibra ottica per portare la banda larga a 250mila città e villaggi nei prossimi tre anni e i lavori sono partiti di slancio anche nella regione delll’Uttar Pradesh, salvo poi scoprire che i macachi adorano mangiucchiare i cavi della fibra ottica.

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LE SCIMMIE E LA CITTÀ SACRA – «Non possiamo spostare i templi. Non possiamo modificare niente qui, tutto è costruito. Le scimmie mangiano e distruggono tutti i cavi», ha spiegato un ingegnere addetto ai lavori in un’intervista. Il problema è che Varanasi è una città sacra visitata da milioni d’indiani ogni anno, per molti dei quali le scimmie sono sacre e le alternative a disposizione dei tecnici sono poche,anche perché gli edifici sono costruiti molto vicini gli uni agli altri e l’idea di far passare i cavi sottoterra è comunque poco praticabile, oltre che ovviamente più costosa.

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