Rifiuti Roma, l’Ama annuncia la nuova Malagrotta a Rocca Cencia

Rifiuti Roma, l’Ama annuncia che la nuova Malagrotta sarà a Rocca Cencia: pronto il progetto del primo dei quattro ecodistretti che dovranno affrontare l’atavico problema dello smaltimento dei rifiuti nella Capitale. La palla sta alla regione presieduta da Nicola Zingaretti che dovrà far partire la conferenza dei servizi che dovrebbe dare il via libera al progetto entro sei mesi. Dopo la chiusura della discarica più grande d’Europa, la politica della gestione dei rifiuti a Roma riparte da Rocca Cencia.

RIFIUTI A ROMA, L’AMA: “NUOVA MALAGROTTA A ROCCA CENCIA”

Il Messaggero nella Cronaca di Roma racconta i dettagli del progetto.

Quali stabilimenti faranno parte dell’eco-distretto? Il primo a essere realizzato sarà quello che tratterà il «multimateriale»: di fatto separerà i vari tipi di plastica e l’alluminio per poi avviarli al riciclo, vendendoli alle società che si occupano di questo tipo di business. L’altro stabilimento su cui si punterà successivamente, perché Roma ne ha urgenza, è quello per il compostaggio, compreso il bio digestore. In sintesi: la frazione organica della differenziata, viene fatta fermentare, producendo così gas metano che viene utilizzato per alimentare l’impianto stesso o, se ci sarà un surplus, per usarlo come carburante dei mezzi Ama. Il resto è terriccio, utile per i fertilizzanti usati in agricoltura

L’impianto, assicurano da Ama, gestirà 40mila tonnellate di materiale l’anno; ci saranno “aree dedicate alla ricerca, alla creazione di startup, nonché percorsi educativi per visitare l’impianto”. Si tratta di un’opera strategica sopratutto per la presenza dell’impianto di compostaggio, che a Roma manca, tanto che la Capitale è costretta a comprare il trattamento della frazione umida della raccolta dagli impianti del Nord, con un sensibile impegno economico e finanziario.

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I TEMPI E L’IMPATTO AMBIENTALE

Ecco i tempi del progetto.

Da oggi la Regione, a cui spetta la valutazione d’impatto ambientale, si metterà al lavoro per organizzare la conferenza dei servizi, che dovrà esprimersi sul progetto entro sei mesi. Il piano – che in realtà è formato da una serie di progetti, visto che gli stabilimenti sono diversi – sarà pubblico e quindi anche i cittadini potranno visionarlo ed esaminarlo. Nel frattempo, in parallelo, l’Ama farà un bando di gara per assegnare ai privati la parte ingegneristica e architettonica. Quanto sarà investito? Una cifra vicino agli ottanta milioni di euro. Quando la «cittadella dei rifiuti» sarà a pieno regime, tra occupazione diretta e indotto, darà lavoro a circa 300 persone.

A Rocca Cencia esiste già l’impianto Tmb, ovvero di trattamento in balle dei rifiuti, e i comitati dei cittadini sono già sul piede di guerra per gli odori nella zona. Daniele Fortini, presidente della municipalizzata dell’Ambiente, assicura che non ci sarà alcun disagio per gli abitanti della zona.

Sono lavorazioni all’avanguardia, non ci sarà impatto ambientale sul quartiere. (…) Il Tmb vedrà diminuire la quantità di rifiuti trattati perché lì vanno solo gli indifferenziati mentre a Roma, con un risultato straordinario, la differenziata sta aumentando, tanto che a fine anno saremo al 50%.

L’impianto a regime, continua Fortini, darà lavoro a 300 persone.

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