Camusso: «Lezioni di affettività da Sergio Cofferati non ne prendo»

«Lezioni di affettività da Cofferati non ne prendo. Dobbiamo discutere di chi un giorno ci ha detto ciao ciao vado a fare il sindaco di Bologna?». Così Susanna Camusso, segretario della Cgil, intervistata da Piazza Pulita. La Camusso ha così risposto al “cinese” che aveva detto di non apprezzare il bacio dato da Landini alla donna: «Lezioni di affettività da Cofferati non ne prendo».

Camusso: «Lezioni di affettività da Sergio Cofferati non ne prendo»
Vincenzo Livieri – LaPresse

«LANDINI? DECIDERÀ LUI COSA FARÀ DA GRANDE»

Camusso ha poi voluto rispondere a Cofferati che si era detto perplesso dal mancato discorso del segretario Cgil durante la manifestazione della Fiom: «Trovo che sia davvero un po’ scadente che il tema sia disquisire su una foto o su un arrivo non insieme. Eravamo insieme nell’ultimo pezzo di corteo». Circa le ambizioni di Maurizio Landini, Susanna Camusso spiega che ciò che farà da grande il leader della Fiom è «una sua decisione. C’è una straordinaria domanda di partecipazione politica. La liquefazione progressiva della partecipazione politica corrisponde a una nuova domanda di politica. Spero non ci si organizzi moltiplicando le frazioni».

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«BERLUSCONI DIVISE IL SINDACATO, RENZI VUOLE LA CANCELLAZIONE» –

Per il segretario Cgil il rischio nel mondo del lavoro è quello di trasformare la situazione attuale «in una questione di singole persone e singoli orientamenti. Questo non aiuta. La sfida vera da lanciare è: cos’è il lavoro? perché cancellare dei diritti è drammatico per la condizione delle persone? In questo paese non ci si riesce più a parlare su cos’è il lavoro». Camusso non risparmia neanche severe critiche nei confronti di Matteo Renzi, definendo l’attuale esecutivo per certi aspetti peggiore di quelli Berlusconi: «lui fece un’operazione di divisione del sindacato. Il governo Renzi è per la cancellazione del sindacato. Chissà se ci sarebbe stato un governo Renzi se non ci fossero stati venti anni di Berlusconi. Oggi si raccolgono i frutti della non partecipazione, della governabilità che viene prima di tutto. Certo non e’ ne partecipativo né democratico».

«HANNO AVUTO FRETTA DI CAMBIARE IL LAVORO, E LA LEGGE SULLA CORRUZIONE?»

Susanna Camusso ha poi parlato di legge elettorale, definendola un ibrido: «come tale non va bene. Quando viene detto che il 30 per cento dei dirigenti della Pa devono essere nominati dalla presidenza del consiglio non c’è la terzietà della Pa di cui avremmo bisogno». Inoltre secondo il segretario della Cgil il governo non fa abbastanza per la legalità: «Basta vedere la rapidità con la quale si sono fatti i decreti sul lavoro e poi sono due anni che si discute la legge sulla corruzione. È più facile bastonare chi è in una condizione di debolezza. Perché la fiducia non è stata messa sui provvedimenti contro l’evasione, la corruzione e il falso in bilancio?». (Photocredit copertina Vincenzo Livieri – LaPresse)

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