Droga sulle navi da crociera, le ‘ndrine la trasportavano anche sulla Concordia

La ndrangheta trasportava le sue partite di cocaina sulle navi da crociera, forse anche sulla Concordia. È quanto emergerebbe dalle intercettazioni della Guardia di Finanza nell’ambito dell’inchiesta sul traffico di stupefacenti dal Sud America all’Italia. I due parlano in codice «Ti ricordi la “principessa” di che marca era?» chiede Michele Rossi, nome in codice “Olivia”, riferendosi alla Concordia. Dopo la risposta negativa dell’interlocutore Massimo Tiralongo, alias “Giulia”, Olivia incalza «…la nave che ci ha fatto fare la figuraccia che in tutto il mondo ci ha preso per il culo».

L’INDAGINE – Le intercettazioni si inseriscono nel contesto dell’indagine sulle tonnellate di cocaina purissima imbarcata in Sud America e diretta in Italia. La droga partiva da Santo Domingo, Panama, Florida e Perù e con la complicità dell’equipaggio, veniva stipata nei borsoni di coppie incensurate. Tra le navi più utilizzate dalle cosche calabresi c’erano, oltre a quelle della Costa Crociere, anche Msc e Norwegian Cruise Line. Le nuove rotte della droga sono state svelate dalla Dea, l’agenzia federale antidroga statunitense, in un’operazione congiunta con Guardia di Finanza e altre polizie europee, che hanno intensificato i controlli e allertato gli armatori. Collaborazione che l’11 marzo scorso ha portato al sequestro di 7 chili di cocaina, oltre che all’arresto di cinque membri dell’equipaggio di una nave da crociera che stava caricando una partita di cocaina a Tampa, Florida.

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