Violento terremoto e poi uno tsunami in Papua Nuova Guinea

Un violento sisma misurato intorno a 7,7 gradi della scala Richter ha colpito Papua Nuova Guinea e provocato poi uno tsunami.

papua 2 UN TERREMOTO VIOLENTISSIMO – Il violento terremoto di 7,7 gradi della scala Richter ha avuto il suo epicentro nella parte Nord Orientale del territorio di Papua Nuova Guina (PNG), nei pressi della cittadina di Rabaul, ora piccola cittadina con meno di 4.000 abitanti, un tempo capitale della colonia tedesca in PNG e fino al 1994 capitale della provincia della Nuova Britannia Occidentale, poi disgraziatamente già rasa al suolo dall’eruzione del vulcano Tavurvur.

LO TSUNAMI MODESTO – A poca distanza dal sisma Rabaul è stata colpita da uno tsunami provocato dai moviemnti tellurici, che fortunatamente si è rivelato poca cosa, appena 50 centimetri d’innalzamento delle acque. Secondo il Papua New Guinea’s National Disaster Centre l’epicentro è stato localizzato a 56 chilometri di profondità, dati dell’US Geological Survey. Il Pacific Tsunami Warning Centre aveva dato l’allarme per la possibile manifestazione di onde alte fino a 3 metri a Papua, ma per fortuna il fenomeno è stato d’intensità minore, arrivando ad allagare solo un’area di parcheggio a Rapaul, anche se uno tsunami di 3 centimetri è arrivato fino alle isole Salomon, a 450 chilometri di distanza.

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UNA REGIONE SISMICAMENTE MOLTO ATTIVA – Più paura ha destato il terremoto, che secondo le testimonianze è durato 5 lunghissimi minuti e che è stato sentito anche nella capitale Port Moresby, a 800 chilometri di distanza, ma che non è riuscito a provocare grossi danni in un territorio che è poco popolato, con poche infrastrutture e nel quale le costruzioni sono tirate su tenendo presente che l’isola fa parte a pieno titolo del Ring of Fire, l’anello di fuoco composto da vulcani attivi e fratture nella crosta terrestre che circonda il Pacifico.

 

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