Ciro Esposito, la registrazione: «Mi hanno aggredito in più persone»

Nuovi particolari emergono nel caso Ciro Esposito, l’ultrà del Napoli ferito mortalmente il 3 maggio 2014 mentre si recava allo stadio Olimpico di Roma per assistere alla finale di Coppa Italia tra la squadra azzurra e la Fiorentina. Spunta un audio del giovane tifoso partenopeo (registrato in ospedale dalla mamma Antonella Leardi) in cui il ragazzo ricorda gli ultimi istanti prima di essere raggiunto da un colpo di pistola esploso dal supporter romanista Daniele De Santis. Con voce flebile Ciro, parlando alla criminologa Angela Tibullo, diceva di essere stato aggredito da «più persone». Il testo della registrazione è stato pubblicato dal Corriere del Mezzogiorno in un articolo a firma Antonio Scolamiero. Ecco un passaggio:

Tibullo : «Perché ti trovi qua?»
Ciro: «Perché mi hanno sparato».
Tibullo: «Quando?»
Ciro: «Quando sono andato a vedere la partita».
Tibullo: «Ma tu lo avevi il biglietto per andare allo stadio, dove l’avevi comprato?»
Ciro: «Dove abito io».
Tibullo: «E tu dove abiti?»
Ciro: «A Napoli»
Tibullo: «Senti Ciro, ti ricordi fisicamente questa persona vestita di nero, un po’ ciccione?»
Ciro: «Era più di una persona…»
Tibullo: «Ti ricordi com’erano vestite?»
Ciro: «Coi caschi».
Tibullo: «Ma tutti o alcuni si è alcuni no?… mi dici sì per dire che c’era qualcuno che non ce l’aveva? …ok Tibullo: e poi che ha fatto questo ti ha dato due schiaffi?»
Ciro: «Mi ha sparato»
Tibullo: «Perché ti ha sparato, Ciro?»
A questo punto della conversazione straziante, fatta con un telefonino, Ciro risponde, ma non si comprende bene cosa dica, e allora la criminologa traduce: «Hai incontrato questo che non stava bene con la testa, ha preso la pistola e ha sparato….».

(Foto di copertina di Marco Cantile da archivio LaPresse)

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