Germanwings, le cinque teorie sulle cause dell’incidente

Airbus Germanwings 4U9525

è caduto nella mattina di martedì 24 marzo. Il volo della compagna lowcost tedesca di Lufthansa è partito in leggero ritardo da Barcellona alle ore 10.01 in direzione Düsseldorf. Alle 10.53 l’Airbus Germanwings 4U9525 è sparito dai radar, provocando la morte di 150 persone. Ecco le cinque teorie più probabili sulla tragedia che sta commuovendo l’Europa verificatasi ancora una volta in Francia.

PERDITA DI CONTROLLO DEL PILOTAGGIO – Fino a questo momento si sa ancora poco sulle cause della caduta di Airbus Germanwings 4U9525. L’unico elemento certo è la rapida discesa da quota 12 mila metri, che l’aereo aveva raggiunto alle ore 10.45, che ha portato in otto minuti a un’altezza di 3300 metri. In questo lasso temporale l’autorità di controllo dei voli francesi non ha ricevuto nessun segnale di SOS. Diversi esperti evidenziano le similitudini tra il dramma di Airbus Germanwings 4U9525 e un incidente in volo, per fortuna senza conseguenza, di un altro aereo di Lufhansa verificatosi il 5 novembre 2014. Allora un velivolo Airbus 321, simile all’Airbus 320 schiantatosi in Francia, ebbe un problema al sistema Fly by Wire, con il congelamento dei sensori di posizionamento che ha mandato in tilt il computer di bordo. All’epoca il personale di Lufthansa riuscì a disinstallare il pilota automatico ed evitare la caduta. La veloce discesa di migliaia di metri in pochi minuti fa pensare a un simile problema. In seguito all’incidente di volo del 5 novembre scorso Airbus rimarcò come si trattasse del primo problema di questo tipo in oltre 80 milioni di voli.

 

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PERDITA DI PRESSIONE IMMEDIATA – Airbus Germanwings 4U9525 era un aeromobile di 24 anni, che aveva svolto più di 46700 voli. Una possibile spiegazione dell’incidente potrebbe esser stata la perdita di pressione all’interno della cabina. In questo caso il sistema automatico fa scendere sul personale di bordo le maschere d’ossigeno per respirare, così da favorire la discesa dell’aereo a una quota più bassa al fine di poterlo ancora guidare. Questa è la teoria su cui si esercitano i piloti in caso di un simile incidente, che potrà esser confermato solo dalla scatola nera, che è stata danneggiata dallo schianto contro la montagna.

VELENOSI VAPORI IN CABINA – Un’altra ipotesi tutta da dimostrate è la diffusione di vapori velenosi all’interno della cabina di pilotaggio. EASA, l’Agenzia europea per la sicurezza aerea, ha recentemente organizzato un’indagine sulle continue segnalazioni di odori e vapori che disturbano i voli. In un simile caso le maschere di ossigeno vengono fatte scendere automaticamente, così che i piloti possano continuare a respirare normalmente e non pregiudicare la sicurezza del volo. Al momento non c’è mai stato nessun incidente provocato da una simile causa.

CARICO PERICOLOSO – Al momento non c’è ancora nessuna informazione su quali tipo di carico merci trasportasse Airbus Germanwings 4U9525. Oltre ai bagagli dei passeggeri avrebbe potuto esserci, all’interno della stiva dell’aereo, anche materiale pericoloso che ha provocato l’incidente. In passato ci sono state cadute di aerei causati da incendi scoppiati per colpa del materiale trasportato.

ATTENTATO – Al momento non c’è alcun indizio che faccia pensare a un attentato terroristico. L’esperienza accumulata nelle indagini su questo tipo di incidenti consiglia però di non escludere alcuna causa, per valutare ogni possibilità. Ci sono stati diversi incidenti aerei provocati dall’abbattimento di un missile, come il volo MH17 caduto in Ucraina orientale l’estate scorso. Una simile ipotesi rimane la causa più probabile della strage di Ustica, come da sentenze di risarcimento della Corte di Cassazione.

(Foto di copertina: Sascha Steinbach / Getty Images)

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