Aiutò la latitanza di Zagaria, arrestato imprenditore dei Casalesi

Un imprenditore edile impegnato negli appalti per la ricostruzione post terremoto a L’Aquila, Raffaele Cilindro, ritenuto dagli inquirenti vicino all’ex boss del clan dei Casalesi Michele Zagaria, è stato arrestato dai carabinieri del Ros nell’ambito di una inchiesta coordinata dalla Dda di Napoli. Cilindro, 51 anni, originario di San Cipriano d’Aversa, in provincia di Caserta, è stato arrestato proprio per aver favorito la latitanza di Zagaria. È stato eseguito anche un sequestro di beni (per un valore di un milione e mezzo di euro) riconducibili all’imprenditore. L’indagine è stata coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli e dai sostituti Catello Maresca e Maurizio Giordano.

A quanto si apprende Cilindro avrebbe ricevuto periodicamente soldi dal clan dei Casalesi e gestito i contatti tra gli affiliati. L’imprenditore avrebbe anche accompagnato Pasquale Zagaria, fratello del boss Michele, a summit di camorra e avrebbe ospitato presso la propria abitazione il capoclan durante la latitanza. Gli elementi sono stati raccolti raccolti grazie a intercettazioni telefoniche e ambientali e alla diretta osservazione dei carabinieri del Ros. Importanti anche le recenti dichiarazioni di due collaboratori di giustizia, già appartenenti al gruppo criminale capeggiato da Zagaria: Attilio Pellegrino, che dal 2010 aveva gestito la cassa del clan, e Massimiliano Caterino, uomo di fiducia del boss, da lui incaricato di mantenere i rapporti con gli imprenditori di Casapesenna, comune vicino Casal di Principe e San Cipriano d’Aversa.

(Foto di copertina: l’arresto di Michele Zagaria. Credit: AP Photo / Salvatore Laporta)

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