L’esercito iracheno attacca Fallujah

Mentre infuria la battaglia attorno a Tikrit, le forze irachene hanno cominciato a bombardare con l’artiglieria anche Fallujah.

L'immagine che ha attirato l'ira americana su Falluja (Photo credit SABAH ARAR/AFP/Getty Images)
L’immagine che ha attirato l’ira americana su Falluja (Photo credit SABAH ARAR/AFP/Getty Images)

FALLUJAH SEMPRE CONTRO – La città di Fallujah è da sempre simbolo della resistenza sunnita al governo di Baghdad e alle pretese degli americani, che l’hanno semidistrutta nel tentativo di sloggiarne le milizie sunnite che si sono ribellate all’occupazione.

FALLUJAH CITTÀ MARTIRE – La città è diventata un simbolo per tutti da quando a uno dei suoi ponti furono appesi i resti carbonizzati di quattro contractor di Blackwater, un’offesa alla quale gli americani risposero assediano la città nel tentativo di ripulirla dalle presenze ostili. È finita in un massacro, con gli americani che hanno usato il fosforo bianco per stanare i guerriglieri trincerati in città. Americani che hanno lasciato un campo di battaglia inquinatissimo, al punto che Fallujah è stata definita più pericolosa di Hiroshima a causa dell’inquinamento lasciato in eredità dalle armi impiegate dagli americani, che tra fosforo, uranio impoverito e varie sostanze esplodenti hanno inquinato irrimediabilmente l’ambiente cittadino, con conseguenze raccapriccianti sulla salute dei suoi abitanti e dei neonati in particolare.

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L’ATTACCO A FALLUJAH – La città in realtà non è mai stata ripulita dagli oppositori ed è presto tornata a fare storia a se, diventando impermeabile alle autorità irachene, tanto che negli ultimi tempi si è trasformata senza sparare un colpo in una base avanzata dell’ISIS, protesa a minacciare la vicina capitale. Oggi giunge notizia che l’artiglieria dell’esercito iracheno ha cominciato a bombardare le posizioni dell’ISIS in città, pare evidente a questo punto che con l’offensiva in corso che spinge verso Nord, gli strateghi iracheni non vogliano lasciarsi alle spalle una roccaforte nemica, ma dall’impiego dell’artiglieria è altrettanto chiaro che non ci sia una grande attenzione a minimizzare i danni alla città e ai suoi abitanti.

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