Jake Bilardi: il ragazzo vittima di bullismo che decide di morire per l’ISIS

Il suo nome è Jake Bilardi. È poco più che un ragazzino, 18 anni, ma ha deciso di lasciare la sua Australia per l’ISIS. Ora il governo del suo paese sta cercando di capire se è morto o meno. I miliziani dello Stato Islamico hanno diffuso un video che mostra un attentato suicida in Iraq compiuto da un teenager australiano. Secondo l’Isis, nelle immagini appare il giovane, chiamato Abu Abdullah al-Australi, mentre si accinge a farsi saltare in aria nella città irachena di Ramadi. «Confermo che il governo australiano sta cercando riscontri indipendenti alle notizie secondo cui il diciottenne di Melbourne Jake Bilardi è rimasto ucciso in un attacco suicida in Medio Oriente», ha assicurato il ministro degli Esteri Julie Bishop. Fonti irachene hanno riferito di 13 veicoli contro le postazioni dell’esercito ad Anbar, capoluogo della regione di Ramadi.

JAKE SI FACEVA CHIAMARE ABU ABDULLAH AL-AUSTRALI – I media australiani avevano di recente parlato di Abu Abdullah al-Australi come dello pseudonimo islamico del diciottenne Jake Bilardi. Secondo l’Australian Broadcasting Corporation, Bilardi, prima di partire per la Siria, avrebbe lasciato nella sua abitazione ordigni esplosivi rudimentali. Notizie che però non hanno trovato conferma. E Jake non è solo. Le forze di sicurezza australiane ritengono che siano 90 i cittadini australiani passati ora nelle file dell’Isis. La scorsa settimana due fratelli adolescenti sono stati fermati nell’aeroporto di Sydney: stavano tentando di raggiungere i jihadisti. L’account twitter di Jake non è più attivo. Un giornalista riuscì a intervistarlo qualche mese fa. On line.

JAKE BILARDI: IL BULLISMO A SCUOLA – Bilardi, studente al Craigieburn Secondary College, si convertì all’Islam nel 2012, dopo la morte della mamma per cancro. Il Guardian riporta il manifesto del ragazzo, scritto a gennaio. «Con la mia operazione di martirio voglio raccontarvi la mia storia. Ero uno studente ateo, benestante, di Melbourne e ora sono un soldato della Khilafah che si prepara per sacrificare la propria vita all’Islam». Jake è scappato di casa questo agosto. Non era felice in Australia. Ulus Shefket, un suo compagno intervistato dal Daily Mail, racconta di un ragazzo bullizzato ed emarginato a scuola. Schiaffeggiato e trattato come un reietto, i bulli di Jake caricavano i suoi video on line.

guarda il video:


(Daily Mail Australia. Copertina Twitter)

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