Riforma scuola: rimangono gli scatti d’anzianità, arriva il bonus aggiornamento

La partita della Buona scuola inizia, in Parlamento, a partire dalla prossima settimana. Oggi il consiglio dei ministri darà vita al disegno legge, con due novità. La prima è il dietrofront per gli scatti di anzianità. Non saranno toccati mentre resta, invece, il criterio del merito che sarà premiato sulla base di «risorse aggiuntive». La seconda novità sono le scuole paritarie: sono previste agevolazioni (escluse le superiori) per chi iscriverà il proprio figlio alle paritarie. Ecco le altre novità raccolte da La Stampa:

Confermata la chiamata diretta dei docenti da parte dei presidi, in una prima fase riguarderà soltanto chi fa parte dell’organico funzionale (o dell’autonomia), in base alla progettazione delle scuole e alle necessità legate all’ampliamento dell’offerta formativa. Si avrà come riferimento un albo distrettuale di insegnanti. Il nodo più delicato è quello delle assunzioni. Da 150 mila precari annunciati a settembre si è passati nell’ultima settimana a circa 50 mila assunti da settembre mentre dovrebbero essere 100 mila o poco più se si prende in considerazione anche il 2016.

Il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini. Foto Fabio Cimaglia / LaPresse
Il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. Foto Fabio Cimaglia / LaPresse

Resta ancora il mistero sul nodo graduatorie. Si dovrebbe partire dalle Graduatorie ad esaurimento e dai vincitori del concorso 2012.

RIFORMA SCUOLA: ECCO IL BONUS AGGIORNAMENTO – Una importante novità è senz’altro la possibilità di spendere 400 euro per l’aggiornamento professionale. Riporta sempre La Stampa in un pezzo di Flavia Amabile:

Il governo però promette mai più classi pollaio; scuole aperte anche il pomeriggio; una Carta per rafforzare la dignità sociale del ruolo del docente: per il primo anno 400 euro per tutti i professori, che potranno essere spesi solo per consumi culturali.

(In copertina Matteo Renzi Photo Fabio Cimaglia / LaPresse)

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