Perché il Myanmar rischia di rimanere senza connessione a Internet

Gli Stati Uniti hanno tagliato gli accordi commerciali con la Birmania. Una decisione che potrebbe avere effetti anche sulle società made in USA che offrono servizi di cloud e connessione

30/03/2021 di Enzo Boldi

Quel che sta accadendo in Birmania dallo scorso 1° febbraio inizia ad avere effetti tangibili anche sugli accordi commerciali del Myanmar con il resto del mondo. Nella giornata di ieri, infatti, gli Stati Uniti hanno fortemente condannato il golpe militare e l’arresto di Aung San Suu Kyi passando dalle parole ai fatti: sospesi a tempo indeterminato tutti i rapporti di natura commerciale con il Paese dell’Asia Suborientale. Gli effetti economici si vedranno nel corso delle prossime settimane, ma la prima cosa a saltare potrebbe essere la connessione a internet. Un dettaglio non da poco visto che molti manifestanti – nonostante le limitazioni imposte dalla giunta militare che ha preso il potere – stano facendo sentire la propria voce, mostrando anche le immagini quotidiane della violenta repressione a cui sono sottoposti, proprio attraverso la rete.

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«Gli Stati Uniti condannano fermamente la brutale violenza delle forze di sicurezza birmane contro i civili – ha affermato Katherine Tai, la rappresentante per il commercio degli USA -. L’uccisione di manifestanti pacifici, studenti, lavoratori, leader sindacali, medici e bambini ha scioccato la coscienza della comunità internazionale. Queste azioni sono un attacco diretto alla transizione del paese alla democrazia e agli sforzi del popolo birmano per raggiungere un futuro pacifico e prospero». Per questo motivo, è stata presa la decisione di tagliare qualsiasi tipo di accordo commerciale con il Myanmar. Una sospensione che sarà temporanea e rimarrà in vigore «fino al ritorno di un governo democraticamente eletto». 

Il Myanmar rischia di rimanere senza connessione a internet

Una decisione che, visti i precedenti, fa saltare il banco sui rapporti commerciali nella loro interezza. Come spiega TechCrunch, infatti, anche la possibilità di connettersi a internet potrebbe essere penalizzata da questa mossa statunitense. Le società a stelle e strisce che operano nell’informatica – tra cloud, server e connessione al web – devono seguire pedissequamente le indicazioni del governo americano e, quindi, interrompere temporaneamente qualsiasi tipo di rapporto commerciale con la Birmania. Qualora continuassero a fornire i loro servizi, rischierebbero una sanzione salatissima. Perché questa vicenda riporta alla mente decisioni simili già prese in passato nei confronti di Iran, Cuba e Siria.

Il taglio agli accordi commerciali voluto dagli Stati Uniti

Tagliando gli accordi commerciali, dunque, le aziende che offrono il servizio di connessione a internet in Myanmar dovranno sospendere la loro attività per evitare pesanti ripercussioni sanzionatorie. Tutto ciò, inevitabilmente, rischia di portare a una zona buia nell’Asia Suborientale. In particolare, in Myanmar l’accesso a Internet è già limitato con solo il 30% della popolazione totale (circa 17 milioni di cittadini) in possesso di strumentazioni per connettersi alla rete.

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