Esercito europeo, il sì di Juncker e Germania

Un esercito europeo per comunicare al mondo che non ci sarà mai più guerra tra i Paesi dell’UE, e per rafforzare la politica estera e di sicurezza all’esterno dei confini comunitari. Il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker si schiera per la creazione di un esercito comune dell’Unione Europa, e la sua proposta riceve il sostegno della Spd, la socialdemocrazia tedesca.

ESERCITO EUROPEO –

I rapporti tra il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker e la Germania di Angela Merkel sono piuttosto tesi da alcuni mesi. La Berlino più conservatrice rimprovera al “suo” presidente – Juncker è un esponente del Ppe come Angela Merkel o Wolfgang Schäuble – troppo comprensivo pragmatismo verso i Paesi indebitati, dalla Grecia di Alexis Tsipras alla Francia di François Hollande. In un lungo colloquio con Die Welt, una delle testate di riferimento del conservatorismo tedesco, il presidente della Commissione rimarca la completa intesa con la cancelleria, e rilancia uno dei grandi “sogni” dell’integrazione comunitaria, la creazione di un esercito europeo. Jean-Claude Juncker rimarca come ci sia la necessità di generare nuovo entusiasmo verso l’UE, visto che l’Europa ha perso autorevolezza in modo enorme, tanto che anche in politica estera non viene presa seriamente in considerazione. “Un esercito europeo comune mostrerebbe al mondo che tra i Paesi UE non ci sarà mai più guerra. Un esercito europeo ci aiuterebbe a elaborare una politica estera e di sicurezza comune, e di ottemperare alla responsabilità dell’Europa nel mondo. Con un esercito europeo l’UE potrebbe reagire in modo credibile a una minaccia alla pace che riguardi un Paese membro o una Nazione ai suoi confini. Una considerazione particolarmente attuale alla luce del conflitto in Ucraina, paese associato all’Unione Europea.

UNIONE EUROPEA E NATO –

Die Welt chiede a Jean-Claude Juncker se un esercito europeo avrebbe dissuaso la Russia dall’invadere la Crimea. Il presidente della Commissione rimarca come le risposte militari siano sempre sbagliate, un’ammissione del fallimento di politica e diplomazia. “Un esercito europeo non è necessario perché sia impiegato subito. Un esercito europeo mostrerebbe però alla Russia in modo chiaro, che noi siamo seri nella difesa dei valori dell’UE”. Per Jean-Claude Juncker una forza armata europea permetterebbe ai Paesi che non sono membri della Nato di poter stare al fianco degli altri Paesi membri dell’UE. “Non si tratta di far concorrenza, ma di rafforzare l’Europa. Un esercito europeo permetterebbe inoltre di aumentare la cooperazione nello sviluppo e nell’acquisto di materiale militare, consentendo così notevoli risparmi”. Questo ultimo punto dovrebbe essere uno dei punti su cui lavorerà l’ex commissario UE Michel Barnier, nominato dal presidente della Commissione suo consulente in materia di difesa e politica di sicurezza.

STATI UNITI D’EUROPA –

La costruzione di un esercito europeo è sempre stato l’obiettivo di chi ritiene che il processo di integrazione debba portare agli Stati Uniti d’Europa. All’inizio degli anni cinquanta fu lanciata la proposta di creare una Comunità europea di difesa dai sei Paesi fondatori, Germania, Francia, Italia, Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo, ma questa idea fu bocciata dal Parlamento transalpino nel 1954, che così ne bloccò la costituzione. Da allora la creazione di un esercito europeo è stata più volte rilanciata dai sostenitori di un’integrazione federale dell’Europa, ma anche quando fu creata l’Unione Europa gli Stati membri difesero quasi tutte le loro competenze in materia di difesa. La proposta di Jean-Claude Juncker ha trovato un’accoglienza favorevole in Germania. Il ministro della Difesa tedesco Ursula von der Leyen ha rimarcato il suo appoggio al’idea dell’esercito europeo, così come la Spd si è schierata in suo favore. La socialdemocrazia teutonica ha rimarcato però la necessità di un controllo democratico dell’esercito europeo, da affidare al Parlamento UE. Il ministro degli Esteri, l’esponente della Spd Frank-Walter Steinmeier, ha anch’egli espresso il suo consenso alla proposta di un esercito europeo.

Photocredit: (Xinhua/Zhou Lei)

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