Mafia Capitale, i Carabinieri in Campidoglio per la delibera sul patrimonio

Mafia Capitale, i Carabinieri arrivano in Campidoglio e sequestrano gli incartamenti della delibera sul Patrimonio, la 88/2013 che è stata votata, in un cardiopalma politico, lo scorso 27 febbraio. Nel mirino delle forze dell’Ordine c’è l’alienazione della sede della Cooperativa 29 Giugno di Salvatore Buzzi, il sodale politico di Massimo Carminati, agli arresti per l’inchiesta Mondo di Mezzo. Il Reparto Operativo Speciale dell’Arma, agli ordini del Pubblico Ministero Alberto Galanti, ha sequestrato il testo approvato della delibera e gli incartamenti delle sedute.

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MAFIA CAPITALE, CARABINIERI IN CAMPIDOGLIO

Galanti sta indagando da qualche tempo sulla “concessione irregolare del Circolo degli Artisti”, scrive Repubblica nella Cronaca di Roma.

[La magistratura] si è accorta della enorme disinvoltura con cui per decenni il Comune di Roma ha dato in uso propri locali a canoni irrisori, e si è fatto consegnare l’elenco contenente le migliaia e migliaia di associazioni e partiti politici ospitati in proprietà pubbliche. Tra cui la onlus Immagine fondata dal sindaco Marino e dall’assessore Cattoi.

A via Pomona 63, nel quartiere Pietralata, la cooperativa 29 Giugno di Salvatore Buzzi occupa dal 1985 tremila metri quadrati di proprietà del Campidoglio; prima, in forza di una convenzione con il municipio Roma V – oggi IV. “Solo nel 2014 il dipartimento Patrimonio, nell’ambito della messa a reddito dei beni di proprietà, ha stabilito un canone annuo di 73mila euro”, ribassato dell’80% trattandosi di una Onlus. Affitto dunque a 14mila euro che, in ogni caso, non è mai arrivato nelle casse del Campidoglio.

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PATRIMONIO, L’INCHIESTA SI ALLARGA

L’inchiesta sulla concessione a zero euro del Circolo degli Artisti si espande dunque, i pubblici ministeri vogliono vederci chiaro: perché a Roma è così facile ottenere immobili del Comune a canone zero? E sopratutto “come è possibile che uno stabile di mille metri quadrati sia stato occupato dalla coop fulcro del business di Mafia Capitale a 0 euro al mese?”, scrive il Messaggero. E siccome, continua il Corriere della Sera nella Cronaca di Roma, “l’amministrazione pubblica era pesantemente infiltrata da sodali del duo Carminati-Buzzi che avevano a libro paga manager delle municipalizzate, consiglieri comunali, dirigenti dell’amministrazione”. La procura realisticamente vuole appurare se anche la delibera sul patrimonio è stata pilotata in qualche modo a favore di questo o di quel sodale. Nel frattempo anche la magistratura contabile è stata attivata dalle opposizioni.

Dalle parti del sindaco Ignazio Marino si ostenta piena sicurezza: “Le acquisizioni riguardano solo via Pomona e non tutta la delibera. Come sempre c’è la massima disponibilità a collaborare alle indagini”.

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