Fisco, accordo Italia-Svizzera: addio al segreto bancario

Fisco, Italia e Svizzera hanno trovato l’accordo. Cade il segreto bancario tra i due paesi. La Confederazione esce dalla black list dei paradisi fiscali e permette ai contribuenti italiani che intendono avvalersi della voluntary disclosure di beneficiare di condizioni migliori in termini di anni da sanare e di oneri da sostenere. Il denaro che tornerà potrebbe essere usato per stimolare la crescita e ridurre il debito pubblico. L’accordo è stato firmato a Milano dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan del rappresentante della Confederazione Elvetica Eveline Widmer-Schlumpf. Il ministro italiano ha annunciato inoltre che il 26 febbraio l’Italia firmerà un accordo in materia fiscale anche con il Liechtenstein.

 

Fisco, accordo Italia-Svizzera: addio al segreto bancario
Vincenzo Livieri – LaPresse

PADOAN: «L’ACCORDO CI PORTERÀ ENTRATE»

Secondo le stime, lo stock dei capitali italiani all’estero ammonta a 150 miliardi di euro. L’80 per cento di tale denaro sembra sia depositato in Svizzera. Se il 20 per cento dei correntisti dovesse aderire all’operazione di rientro dei capitali nelle casse dello Stato potrebbero arrivare 6,5 miliardi di euro. Si tratta però di un gioco al quale il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan non ha voluto partecipare: «Questo accordo ci è costato un euro, posso dire con certezza che porterà a entrate per più di un’euro ma oltre non vado. In un’ottica di più lungo respiro ci saranno grandi benefici per la finanza pubblica italiana perché l’accordo pone le condizioni di una maggiore trasparenza e fiducia tra i contribuenti e l’amministrazione e rende più amichevole ed efficiente la gestione delle questioni fiscali in entrambi i paesi».

 

LEGGI ANCHE: Fisco, frode milionaria. Truffati due mila operai

 

LE DUE FASI DELL’ACCORDO –

Padoan ha poi spiegato che tale accordo «prevede due diversi documenti, un primo giuridico sullo scambio di informazioni che ora va all’esame dei parlamenti e uno politico sulla road map da seguire per definire ulteriori questioni come il trattamento fiscale dei trasfontalieri e il trattamento di Campione di Italia». Per quanto riguarda invece lo status dei lavoratori transfrontalieri per Padoan «si arriverà a una situazione in cui il lavoratore pagherà una quota massima del 70% delle tasse sul reddito nel paese dove lavora, contro il 60 per cento annuale, e il rimanente 30% nel paese di residenza. Il carico fiscale sui transfontalieri non sarà inferiore a quello attuale ma inizialmente non superiore e sarà portato gradualmente in linea con quello degli altri lavoratori transfontalieri».

RENZI:  «FIRMATO L’ACCORDO, MILIARDI TORNANO ALLO STATO» –

Matteo Renzi su Twitter esprime tutta la sua soddisfazione per l’accordo raggiunto e per il ritorno in Italia di miliardi di euro che serviranno allo Stato:

(Photocredit copertina Lapresse)

Share this article