«Nicole Minetti prende 15mila euro al mese da Berlusconi». E Polanco: «Voglio parlare»

Continuano a emergere nuovi particolari sulle indagini dell’inchiesta Ruby Ter, che mira a ricostruire il quadro attorno cui ruota l’accusa di corruzione in atti giudiziari e che vede indagate una quarantina di persone, tra cui Silvio Berlusconi e la stessa Ruby, il cui nome è ormai indissolubilmente legato alle “cene eleganti” in quel di Arcore. E, tra le novità delle ultime ore, spunta una conferma: Nicole Minetti continuerebbe a ricevere con regolarità bonifici da parte di Berlusconi. Bonifici che, come già anticipato nei giorni scorsi, sarebbero piuttosto consistenti: intorno ai 15.000 euro mensili.

Foto: Spada/LaPresse
Foto: Spada/LaPresse

BERLUSCONI E I SOLDI A NICOLE MINETTI –

Ne parla Repubblica:

Un elemento, anche accertato dalle indagini, che confermerebbe il quadro di soldi ‘a pioggia’ per un totale di diversi milioni di euro che Berlusconi avrebbe dato in questi anni, a cavallo dei due processi ma anche fino a poche settimane fa, a tutte coloro che avrebbero preso parte ai presunti festini a luci rosse. Minetti, condannata a tre anni per favoreggiamento delle prostituzione nel ‘Ruby 2’, in ogni caso, non rischia l’accusa di corruzione in atti giudiziari perché non è una testimone, come le altre ragazze, ma un’imputata. Al massimo potrebbe avere qualche guaio dal punto di vista fiscale. Nei giorni scorsi, fra l’altro, era stato ascoltato anche uno stretto collaboratore e amico dell’ex consigliera, Luca Pedrini.

Non solo: l’ex premier avrebbe continuato ad elargire ricchi doni alle ragazze che partecipavano alle “cene eleganti” – le cosiddette “Olgettine” –  a mo’ di ricompensa per il loro silenzio durante i processi: soldi e appartamenti di lusso nel cuore cel centro milanese o in Brianza.

 

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MARYSTHELLE POLANCO: «VOGLIO PARLARE» –

La vera novità, comunque, riguarda un altro “nome illustre” del gruppo delle Olgettine: Marysthelle Polanco. La soubrette dominicana, considerata una delle più assidue frequentatrici dei festini di Arcore, avrebbe scritto una lettera a Ilda Boccassini, chiedendole di essere sentita dai pm. Scrive ancora Repubblica:

E’ arrivata in Procura alcuni giorni fa, invece, anche prima delle perquisizioni, la lettera della Polanco che aveva come mittente la casa di Aris Espinosa, anche lei fedelissima del bunga-bunga e amica da sempre della dominicana, ex valletta di Coloradò Cafè e chiamata a testimoniare anche nel processo barese a carico di Gianpaolo Tarantini. “Voglio parlare, voglio essere sentita”, ha scritto in sostanza l’ex showgirl rivolgendosi a Boccassini, che è stata titolare dell’inchiesta a carico di Berlusconi (per lui si avvicina l’udienza in Cassazione, fissata per il 10 marzo), o comunque agli altri magistrati a cui è affidato il fascicolo ‘Ruby ter’.

(Photocredit copertina: Federico Ferramola / LaPresse)

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