La truffa dei piloti “cassintegrati” che lavoravano all’estero

Pur continuando a lavorare, percependo regolarmente uno stipendio di 13-15.000 euro mensili, incassavano anche l’assegno dell’Inps come indennità per il loro status di cassintegrati. La Guardia di Finanza di Roma ha denunciato 36 piloti di linea, tutti italiani, per una truffa che sarebbe già costata allo Stato oltre 7 milioni di euro.

Photocredit: SASCHA SCHUERMANN/AFP/Getty Images - immagine di repertorio
Photocredit: SASCHA SCHUERMANN/AFP/Getty Images – immagine di repertorio

DOPPIO ASSEGNO –

I dettagli delle indagini delle Fiamme Gialle sono raccontati da Federica Angeli su Repubblica: dal 2009 i 36 piloti erano stati messi in cassa integrazione e in mobilità da Alitalia e Meridiana e ricevevano dall’Inps un assegno che poteva arrivare anche a 11.000 euro mensili. Nel frattempo, però, avevano ripreso a lavorare per altre compagnie aeree:

I piloti però, disoccupati per l’Italia, lavoravano regolarmente per compagnie estere come la Cathay o la Singapore Airlines. E per continuare a fruire degli ammortizzatori sociali, sostengono gli investigatori, fin dal 2009 avevano «dimenticato» di comunicare il nuovo lavoro all’Inps o presentato false dichiarazioni in cui sostenevano di non avere altri rapporti di lavoro.

INDENNITÀ, STIPENDIO E BENEFIT –

La truffa è venuta a galla dopo che le Fiamme Gialle hanno cominciato a indagare su un pilota che, pur risultando cassintegrato, lavorava in una scuola di volo romana:

Il comandante era istruttore di volo per giovani aspiranti colleghi. Dopo il suo caso i finanzieri hanno deciso di controllare altri piloti […]Dagli accertamenti è emerso che oltre alle indennità — pari all’80% della retribuzione riferita agli ultimi 12 mesi di lavoro — , i piloti ricevevano dalle compagnie straniere un regolare stipendio mensile oscillante tra i 13 mila e i 15 mila euro, a seconda dell’esperienza maturata e delle abilitazioni possedute. Il contratto con le compagnie prevedeva anche una serie di benefit, come l’alloggio e la retta di iscrizione dei figli a scuola.

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L’INDAGINE PROSEGUE –

Subito dopo la denuncia della Guardia di Finanza l’Inps ha sospeso l’erogazione delle indennità, avviando il protocollo per il recupero degli importi. La faccenda, però, potrebbe essere più estesa di come appare oggi: i finanzieri starebbero valutando le posizioni di circa mille persone, tutte nel comparto del volo

(Photocredit copertina: Alexander Hassenstein/Getty Images – immagine di repertorio)

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