Nuovo Italicum: ecco come sarebbe la Camera se si votasse oggi

Premio di maggioranza di 340 seggi al Partito Democratico. E solo 98 al Movimento 5 Stelle, 71 a Forza Italia, 66 alla Lega Nord, 21 a Nuovo Centordestra e Udc, 18 a Sel e 16, infine, a Fratelli d’Italia. Sarebbe questa la composizione della Camera dei Deputati se si votasse oggi con la legge elettorale passata ieri al Senato e in procinto di passare all’esame di Montecitorio per l’approvazione definitiva (che dovrebbe arrivare, secondo i piani, nel mese di aprile). La simulazione (realizzata assumendo come riferimento per la stima del consenso la media dei sondaggi sulle intenzioni di voto effettuati tra il 7 e il 19 gennaio) dimostra come la lista vincente (alla quale viene destinato il 55% dei complessivi 630 seggi) possa ottenere il doppio o il triplo dei seggi destinati al partito battuto al ballottaggio.

 

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NUOVO ITALICUM: PD STRAFAVORITO (340 SEGGI) – Il Pd, ad esempio, viene stimato in questi giorni dai più noti istituti demoscopici intorno al 36% di preferenze. Se si votasse oggi e se lo spoglio delle schede dovesse confermare i dati dei sondaggisti il partito di Renzi supererebbe al primo turno la seconda forza, il Movimento 5 Stelle, fermo intorno al 19%, di ben 17 punti. È chiaro che, con un gap così ampio sui pentastellati, i Democratici sarebbero anche i grandi favoriti del ballottaggio (previsto quando nessuna lista supera il 40% dei voti). E lo sarebbero probabilmente anche in caso di ricomposizione del vecchio centrodestra. Forza Italia, Ncd e Udc, insieme, vengono segnalati mediamente tra il 18 e il 19%. Inserendo anche la Lega e Fratelli d’Italia in un’ipotetica lista unitaria di coalizione si arriverebbe ad un distacco di soli 2 punti percentuali. Ma il fronte allargato da Alfano a Salvini appare al momento molto improbabile.

 

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NUOVO ITALICUM: GRAZIATI NCD-UDC, SEL E FDI (21, 18 E 16 SEGGI) – Gli sconfitti, dunque, con il nuovo Italicum si ritrovano alla Camera non un numero di seggi sensibilmente inferiore alla quota di voti conquista alle urne. Il Movimento 5 Stelle potrebbe essere rappresentato a Montecitorio dal 15/16% dei deputati. Forza Italia, che nei sondaggi viene indicata intorno al 14% dei consensi si ritroverebbe con l’11% dei seggi. Buone notizie sono giunte invece per i partiti minori. La soglia di sbarramento (che con il vecchio Italicum passato in prima lettura alla Camera lo scorso marzo era stata fissata al 4,5%) è stata ora abbassata al 3% e salva dal rischio di un flop sia Sel che Ncd-Udc e Fratelli d’Italia.

(Foto di cpertina di Roberto Monaldo da archvio LaPresse)

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