Allarme Isis: «I combattenti potrebbero arrivare in Italia dalla Libia»

Nuovo allarme terrorismo per l’Italia. Come rivela Ali Tarhouni, presidente dell’Assemblea costituente della Libia, i miliziani dell’Isis sono arrivati fino ai porti del paese nordafricano da cui partono i barconi dei migranti con destinazione Sicilia o Malta. Notizia preoccupante che giunge a due giorni dalla dichiarazione (poi smentita) del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni sul rischio di sbarco di terroristi con i profughi.

 

isis giappone(Gli ostaggi giapponesi dell’Isis)

 

TERRORISMO, RISCHIO SBARCO DI JIHADISTI DALLA LIBIA – Ora il governo si sta attrezzando, ed è pronto a concedere il permesso di soggiorno agli stranieri in grado di fornire informazioni utili all’antiterrorismo. La misura dovrebbe essere inserita nel pacchetto predisposto dal sottosegretario agli Esteri con delega ai servizi segreti Marco Minniti ed approvata nel Consiglio dei ministri di mercoledì prossimo. Del caso parla il Corriere della Sera in un articolo a firma di Giuseppe Sarcina:

In questo quadro è fondamentale tenere sotto osservazione la Libia. L’Isis, lo Stato islamico di Iraq e Siria, guadagna posizioni lungo la costa del Paese. Le milizie del Califfo Abu Bakr al Baghdadi avevano già conquistato Derna, cittadina di 80 mila abitanti. Ma ora, dice Ali Tarhouni «i guerriglieri dell’Isis si sono insediati nella regione di Bengasi». Poi, continuando la marcia verso ovest, nella zona di Sirte e quindi di Misurata, quella che fino a poco tempo fa era un vitale centro di commerci e di affari anche per gli stranieri. Infine, scavalcata, almeno per ora, la capitale Tripoli, truppe di jihadisti hanno occupato Sabrata e, infine, il porto di Harat az Zawiyah, ai tempi di Gheddafi scalo di una certa importanza per le rotte petrolifere verso la Turchia e l’Asia. Oggi dallo specchio di mare che va da Sabrata fino a Zawiyah e di lì fino a Zuara, piccolo porticciolo di pescatori, partono quasi tutte le imbarcazioni di migranti diretti a Lampedusa, verso la Sicilia o verso Malta.

È ormai dall’agosto del 2011, con la caduta del Colonnello Gheddafi, che non si vedono più divise dell’esercito e della polizia, e che lavorano quasi indisturbate bande di contrabbandieri e trafficanti di uomini, donne e bambini.  Ali Tarhouni sostiene che l’europa sottovaluta i rischi della situazione libica, il paese sarebbe polverizzato, incontrollabile, con città e villaggi «che non rispondono più a nessuno» L’Assemblea costituente, secono il suo presidente sarebbe «forse l’ultima possibilità per salvare la Libia». L’avanzata dell’Isis, inoltre, metterebbe a rischio anche Paesi confinanti come Tunisia, Algeria ed Egitto.

 

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TERRORISMO, LOTTA CONTRO I PREGIUDIZI NELLE SCUOLE FRANCESI –  Intanto, una novità nella lotta al terrorismo è giunge dalla Francia. La ministra Najat Vallaud Belkacem ha messo in campo mille educatori contro i pregiudizi con il compito di formare e sensibilizzare gli insegnanti sui temi della laicità e della lotta ai pregiudizi. I docenti dovranno sottoscrivere una ‘Carta della Laicità‘ ad inizio anno. Per i trasgressori saranno previste sanzioni. Ogni 9 dicembre, infine, sarà sarà celebrata una ‘Giornata della laicità‘. Ne parla  Stefano Montefiori su Il Corriere della Sera:

La scuola è chiamata oggi a risolvere il problema della mancata integrazione, ma è a sua volta parte del problema. Per questo la ministra dell’Educazione, Najat Vallaud Belkacem, ha presentato un nuovo piano che affianca quello sulla sicurezza annunciato dal primo ministro Manuel Valls. Per evitare che nuovi Chérif e Saïd Kouachi e Amedy Coulibaly, nati e scolarizzati in Francia, commettano altre stragi, la ministra vuole riaffermare i valori della Repubblica attraverso 1.000 educatori che da adesso a luglio faranno il giro degli istituti per formare e sensibilizzare gli insegnanti sui temi della laicità e della lotta ai pregiudizi. In occasione dei concorsi per i docenti, tra i criteri di valutazione ci sarà anche «la capacità di trasmettere i valori della Repubblica». Quanto alla parte repressiva, ogni comportamento provocatorio sarà sistematicamente segnalato al preside, i genitori chiamati a colloquio e il ragazzo sanzionato. Una giornata della laicità sarà celebrata ogni 9 dicembre e tutte le scuole dovranno partecipare alle varie commemorazioni patriottiche. Misure forse poco risolutive, ma il governo comunque riconosce oggi che certe scuole sono territori perduti della Repubblica, e avvia l’operazione di riconquista.

IL MINISTRO ORLANDO: «ESSENZIALE IL RUOLO DELL’UE» – E oggi arrivano anche le dichiarazioni del Guardasigilli, Andrea Orlando: «Nei giorni scorsi con il ministro dell’Interno abbiamo aperto un confronto con le grandi Procure italiane per esaminare le dinamiche di coordinamento delle azioni di contrasto al terrorismo anche internazionale ed essenziale diventa anche il processo di integrazione delle politiche di sicurezza e di cooperazione giurisdizionale nella dimensione sovranazionale – ha detto il ministro della Giustizia, durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario in Corte d’Appello a Genova – L’Unione Europea è il naturale riferimento di questo percorso che con urgenza deve portarci alla costruzione di un efficace spazio di giustizia, sicurezza e libertà comune sorretto da vere e proprie istituzioni giudiziarie dell’Unione anche in ambito penale».

(Foto di copertina: conflitto in Siria: Credit: AP Photo / Vadim Ghirda)

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