La pornografia in rete sfonda tra i musulmani

21/01/2015 di Redazione

Un articolo di Salon.com riprende un’analisi apparsa su pornmd.com che prende in considerazione il numero e la qualità delle ricerche relative al porno su Google, scoprendo che il Medio Oriente e i paesi musulmani in generale si trovano ai vertici delle classifiche mondiali per l’intensità della curiosità Ma non solo, nella stessa area il porno si produce amatorialmente e finisce in rete, dove è il contenuto più ricercato nel mare magnum dei video pornografici.

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MUSULMANI E PORNOGRAFIA – Altro che la propaganda jihadista, tra i primi otto paesi per quantità di ricerche sul tema, Google svela che 6 sono paesi a maggioranza musulmana, con il Pakistan in testa, seguito dall’Egitto al secondo posto e poi Iran, Marocco, Arabia Saudita e Turchia a seguire. Il Pakistan guida la classifica per le ricerche associate a maiali, asini, cani, gatti e serpenti. In tutti questi paesi, a parte Turchia e Libano, sono vietati il commercio e la distribuzione di materiale pornografico, con penalità che possono essere anche molto severe.

L’INUTILE CENSURA – I governi fanno quel che possono e a volte si coprono di ridicolp, l’Arabia Saudita guida la classifica della repressione e di recente ha annunciato di aver colpito 9.000 account twitter e i rispettivi utenti, tutti accusati di diffondere pornografia, che per i sauditi il confine con la pornografia si passa già quando si scopre il volto o le braccia. L’ideona della polizia religiosa però non ha colpito i consumatori di pornografia come intesa nel resto del mondo, che nonostante i blocchi e i filtri governativi prospera.

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NON LI FERMA NESSUNO – I cittadini di questi paesi hanno imparato ad aggirare facilmente i blocchi e per quelli che non lo sanno fare ci sono in vendita CD e DVD o programmi utili a farlo con estrema facilità, come i numeri dimostrano che poi accada nella realtà, visto che per scalare questo genere di classifiche e alimentare tali fenomeni di massa non basta il contributo di una minoranza cultori della materia esperti d’informatica.

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