Terrorismo, trovato a casa di uno degli espulsi un manuale riservato Lufthansa

I Carabinieri hanno scoperto a casa di un cittadino marocchino di 50 anni, espulso dall’Italia in quanto considerato «pericoloso per la sicurezza nazionale», un manuale di officina riservato per gli aerei della compagnia tedesca Lufthansa, una delle prime al mondo. Il volume contiene informazioni dettagliate e riservate su ogni parte dell’aereo, motori compresi.

Terrorismo, trovato a casa di uno degli espulsi un manuale Lufthansa
(Lapresse)

SVELATI I SEGRETI DEGLI AEREI LUFTHANSA – Nel libro vengono descritte le parti sensibili degli apparecchi tedeschi, la dislocazione e la conformazione degli spazi di cabina del comandante, la descrizione delle file dei passeggeri, le caratteristiche della stiva, nozioni sui motori, i segreti sulla manutenzione, la tipologia dei materiali utilizzati. Come spiega il Corriere della Sera, l’uomo espulso viveva con altri nordafricani nella stessa casa, vicina all’aerporto di Malpensa, e uno dei coinquilini per lavoro ha accesso ad aerei ed aeroporti. Ciò significa che può salire sui mezzi fermi in posta per riparazioni, rifornimenti, pulizie.

 

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GLI ESPULSI – Certo, la presenza di entrambi nella stessa casa può essere un caso ma certo aumenta i timori sulle reali intenzioni del marocchino che frequentava una moschea ricavata negli scantinati di un palazzo a Pioltello, in provincia di Milano, a breve distanza dall’aeroporto di Linate. Il marocchino è stato espulso a seguito di un «provvedimento amministrativo». Non è quindi stato arrestato. Nell’elenco degli allontanati ci sono anche un egiziano regolare frequentatore della moschea di viale Jenner, un uomo senza regolare dimora ma dedicato ad attività fondamentaliste specie in Internet. I due erano monitorati dalle forze dell’ordine.

CHI LOTTA CONTRO IL TERRORISMO – A Milano l’allerta è alta già da prima delle stragi di Parigi. Questo il team che sta lavorando per prevenire il pericolo terrorismo in città:

Il procuratore aggiunto Maurizio Romanelli, alla guida di un pool composto dai Pm Piero Basilone, Alessandro Gobbis, Paola Pirotta e Francesco Cajani, i capi della Digos Bruno Megale e dell’antiterrorismo Cristina Villa, il colonnello dei Carabinieri Giovanni Sozzo, alla guida dei Ros di Milano, il tenente colonnello Alessio Carparelli alla guida del Nucleo investigativo

E secondo le indagini non sono emersi «contatti diretti» con gruppi terroristici. Continuano comunque gli accertamenti, come dimostrato dalle perquisizioni. Al momento le inchieste più importanti sul terrorismo islamico da parte della Procura di Milano sono tre.  Avviate anche «intercettazioni» preventive nell’ambito di un ampio piano investigativo e di sicurezza che prevede il rafforzamento delle difese degli obiettivi sensibili: luoghi di culto (Duomo, moschee, sinagoga), palazzi istituzionali, consolati, il Tribunale, le sedi dei giornali.

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