Come funziona lo strumento di Facebook per scoprire le bufale

Facebook muove contro le bufale, che sul social network azzurrino sembrano circolare con maggiore facilità che altrove, e propone un sistema che bollerà i messaggi indicati come falsi dagli utenti.

Facebook at Work, la nuova piattaforma Facebook per chi lavora
(Lapresse-Thompson/PA Wire)

FACEBOOK, IL PARADISO DELLE BUFALE – Chiunque frequenti Facebook non può fare a meno di notare come le bufale più clamorose riescano a diffondersi viralmente all’interno del network con ineguagliata velocità e facilità. Ora sembra che a Palo Alto abbiano deciso di fronteggiare il fenomeno, che di sicuro non porta lustro al nome dell’azienda.

LE BUFALE SONO ANCHE PERICOLOSE – Il fenomeno è sfruttato variamente da chiunque voglia generare grossi volumi di traffico con poca fatica, spesso per indirizzare verso pagine imbottite di pubblicità, quando non di malware. Il nuovo sistema permetterà agli utenti. «Abbiamo sentito che le persone vogliono vedere meno bufale», spiegano sul blog di Facebook Erich Owens e Udi Weinsberg. La nuova modifica, in vigore da oggi, ridurrà la circolazione di questi messaggi e aggiungerà loro una nota ai messaggi che sono stati segnalati da molti utenti.

FACEBOOK BOLLA LE BUFALE – La nuova possibilità si aggiunge a quella introdotta di recente che permette di segnalare un messaggio come contenente «una storia falsa». Quelle segnalazioni ora influenzeranno l’algoritmo che determina quali messaggi appariranno sulla bacheca di ciascuno e accanto apparirà la scritta: «Molte persone su Facebook hanno segnalato che questa storia contiene informazioni false». I messaggi non saranno cancellati, ma è chiaro che la loro portata sarà drasticamente ridotta.

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LE CONTROINDICAZIONI – Esiste spazio per un discreto numero di abusi con uno strumento del genere, per non dire gli inconvenienti per i siti di satira o anche per gli articoli di certi media a grande diffusione, o per le notizie sgradite a questa o quella parte politica o fazione, basta pensare alla strage che potrebbe fare tra i messaggi dei devoti di questa o quella fede, che sono intrinsecamente e necessariamente falsi per i diversamente credenti e anche per i non credenti.

 

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