Vignettista denuncia: il Corriere della Sera ha rubato vignette senza autorizzazione. De Bortoli si scusa

Il Corriere della Sera ha deciso di realizzare un volume a scopo benefico per le vittime della strage di Parigi  pescando vignette dal web senza chiedere autorizzazione agli autori. È la denuncia di Roberto Recchioni, uno dei più noti fumettisti italiani, dal 2013 per Sergio Bonelli Editore sceneggiatore e curatore di Dylan Dog. Dal suo blog intitolato Dalla Parte di Asso Recchioni ha raccontato che le immagini catturate dalla rete dal quotidiano di via Solferino sono state rubate e «impaginate alla bene e meglio» con una «bassa definizione». «Matite in difesa della libertà di stampa… editori che se ne fregano del diritto d’autore», è il titolo del post in cui il fumettista si sfoga.

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RECCHIONI CONTRO IL CORRERE PER VIGNETTE RUBATE DAL WEB: «SAREBBE GENTILE CHIEDERE IL PERMESSO» – «Ora – dice ancora Recchioni -, magari sono strano io ma… se decidi di usare una mia immagine postata sul mio blog, o sulla mia pagina FB, o sul mio Instagram, o su qualsiasi altra piattaforma digitale a me intestata, sarebbe cosa gentile chiedermi il permesso di poterlo fare». Poi il fumettista passa all’elenco delle più diverse motivazioni che potrebbero spingere l’autore delle vignette a non cederle ad un editore:

Magari io non ho piacere di collaborare con il tuo gruppo editoriale. Magari, se voglio fare beneficenza, faccio un bonifico. Magari non voglio essere associato ad alcuni dei punti di vista espressi da altri autori presenti nel volume. Magari non ho piacere che il mio lavoro sia presentato in maniera orrenda, con un file a bassa risoluzione. Magari non voglio che tu ti faccia bello e nobile con la mia roba. Magari non voglio che una cosa che ho realizzato per uno specifico contesto e su una specifica piattaforma, sia usata da te in un contesto e su una piattaforma del tutto diversa. Magari non ho piacere che una mia opera, nata da un preciso stato d’animo, sia commercializzata. Nemmeno per fini benefici.

«Non ho nulla contro l’iniziativa del Corriere», chiarisce ancora Recchioni chiudendo il post. «Anzi – dice -, mi sembra una cosa con un buon fine. Ma i mezzi per metterla in pratica sono stati osceni. Mi piacerebbe ricevere una lettera di scuse formali. Sulla stessa carta stampata su cui hanno stampato i nostri lavori». Male, peraltro.

 

EDIT: La risposta del Corriere della Sera non si è fatta attendere. È arrivata via Twitter a metà giornata.

 

(Foto di copertina di Marco Alpozzi da archivio LaPresse)

LE SCUSE DEL DIRETTORE – Nel pomeriggio anche il direttore Ferruccio De Bortoli, ha chiesto scusa assumendosi tutta la responsabilità dell’accaduto con un Tweet sul social network, «Colpa della fretta – ha detto De Bortoli – l’errore è mio, l’intento era unicamente solidale».

 

 

 

 

 

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