«Ecco cosa significa la nuova copertina di Charlie Hebdo»

«Alla stazione di La Motte tutte le copie sono andate in dieci minuti». «All’edicola della gare de l’Est non ce ne erano già più alle 6.40, anche se aveva aperto alle 6». E ancora: «C’è chi ne ha prese dieci copie». Nel giorno dell’uscita dell’edizione speciale di Charlie Hebdo, a una settimana esatta dalla strage, le copie del settimanale satirico vanno letteralmente a ruba in tutta la Francia: un evento scandito dai numerosi tweet di chi, oggi, passa di edicola in edicola alla ricerca della copia di un’edizione destinata a rimanere nella storia, venduta in tutto il mondo e tradotta in sedici lingue, arabo compreso.

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CHARLIE HEBDO VA A RUBA IN TUTTA LA FRANCIA – Secondo quanto riporta Le Monde, quei tre milioni di copie di Charlie Hebdo sono sparite a Parigi e nelle altre città francesi entro 8.30 di questa mattina, poco più di due ore dopo l’apertura delle edicole, tanto che è già arrivato l’annuncio di una ristampa in 5 milioni di copie che resteranno in vendita fino al prossimo 19 gennaio, mentre su Internet già si vendono già a peso d’oro gli esemplari nelle edicole stamattina.

Guarda le foto: 

 

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CHARLIE HEBDO: MAOMETTO EST CHARLIE – Grande attenzione dedicata anche alla copertina di questa edizione di Charlie Hebdo, che mostra un Maometto in lacrime con in mano un cartello con la scritta Je Suis Charlie, sotto la scritta “Tutto è perdonato”:

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La copertina di Charlie Hebdo di oggi

CHARLIE HEBDO: LA COPERTINA DI OGGI – «Si tratta di una copertina sicuramente provocatoria, un ritratto che molti musulmani ritengono sacrilego e che ha scatenato le ire dei terroristi – scrive L.V. Anderson su Slate – ma si tratta anche di una copertina ironica: vedere Maometto che regge un cartello con la scritta “Je Suis Charlie” è qualcosa di inaspettato. Ma cosa significa davvero? È Charlie che perdona Maometto o Maometto che perdona Charlie? E questo perdono è sarcastico o sincero?».

CHARLIE HEBDO: «ABBIAMO IL DIRITTO DI FARE QUALSIASI COSA» – Luz, il disegnatore di Charlie Hebdo che ha disegnato la copertina, ne ha spiegato il significato durante la conferenza stampa delle ore scorse:

Abbiamo voluto dimostrare che in ogni momento abbiamo il diritto di fare qualsiasi cosa, rifare qualsiasi cosa e usare i nostri personaggi come vogliamo. Maometto è diventato un personaggio, anche nelle notizie, perché ci sono persone che parlano a nome suo. Questa copertina è rivolta alle persone intelligenti, che sono molte di più di quanto pensiate, atei, cattolici, musulmani…

CHARLIE HEBDO: «ABBIAMO UNA COPERTINA DIVERSA DA TUTTE» – Luz ha spiegato di aver avuto diverse idee per questa copertina: la prima sarebbe stata una sorta di catarsi dopo aver visto i corpi dei suoi colleghi uccisi e che avrebbe voluto rappresentarli con una didascalia che facesse riferimento alla libertà di espressione. Un’altra idea vedeva l’arrivo dei terroristi in paradiso e, dopo aver chiesto le settanta vergini, a questi veniva detto: “Stanno con Charlie, perdenti!”. Poi si era pensato a un’altra provocazione blasfema: i vignettisti uccisi di Charlie con il titolo “Siamo Dio”. Infine, prosegue Luz, si è deciso per quel Maometto, da intendersi più come una battuta che non come una provocazione.

Mi ero fissato su questa idea: una caricatura di Maometto con in mano il cartello ‘Je Suis Charlie’, mi faceva ridere. Ho visto questo personaggio che viene usato dai terroristi che fanno casino. Stupidi senza umorismo: ecco cosa sono i terroristi. Certo che è tutto perdonato, mio caro Maometto. Possiamo vincere perché io ho potuto disegnarti. Ho mostrato il mio disegno a Richard Malka e poi a Gérard Biard e abbiamo pianto. Perché avevamo una copertina che non assomigliava a nessun’altra, senza nessuno dei simboli che ci hanno imposto negli ultimi giorni. Non un copertina con i fori di proiettili, ma una copertina che ci fa ridere.

 

 

(Photocredit copertina: Twitter/@BFMTV)

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