Francesco Rosi è morto

È morto a Roma a 93 anni Francesco Rosi. Napoletano, regista di capolavori riconosciuti quali «Mani sulla città», «Cadaveri eccellenti» e «Diario Napoletano». Aveva 93 anni.

Una scena da «Le mani sulla città»
Una scena da «Le mani sulla città»

UNA CARRIERE PIENA DI SUCCESSI – Francesco Rosi ha iniziato la sua carriera cinematografica nel 1946, due anni dopo era già aiuto regista di Luchino Visconti nel film «La terra trema» (1948) e poi in «Senso» (1953). Nel 1956 co-dirige con Vittorio Gassman il film «Kean – Genio e sregolatezza», ma solo nel 1958 arriva a dirigere il suo primo lungometraggio, «La sfida», con il quale ottiene il consenso di critica e pubblico. L’anno successivo dirige Alberto Sordi in I magliari (1959), passando poi al filone dei film-inchiesta, con «Salvatore Giuliano» (1962) e, l’anno successivo, con il suo capolavoro «Le mani sulla città» (1963), nel quale denuncia con coraggio le collusioni esistenti tra i diversi organi dello Stato e lo sfruttamento edilizio a Napoli. Pellicola che conquista il Leone d’Oro al Festival di Venezia e grandi plausi.

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REGISTA AL CINEMA E A TEATRO – Negli anni settanta torna ai temi di sempre rappresentando l’assurdità della guerra con «Uomini contro» (1970), «Il caso Mattei» (1972) e «Lucky Luciano» (1973), tutti con Gian Maria Volontè. Grande successo anche per «Cadaveri eccellenti» (1976), e con  la versione cinematografica di Cristo si è fermato a Eboli (1979). Negli anni ’80 lavora a «Cronaca di una morte annunciata» (1987), tratto dal romanzo di Gabriel García Márquez, che riunisce un grande cast alla corte di Rosi, Gian Maria Volontè, Ornella Muti, Rupert Everett, Anthony Delon e Lucia Bosè, pellicola seguita da « Dimenticare Palermo» (1990) e infine si dedica a una serie di regie teatrali.

UNA COLLEZIONE DI RICONOSCIMENTI – Tra i numerosissimi riconoscimenti, Rosi ha ricevuto l’Orso d’Oro alla carriera al Festival di Berlino, la Legion d’Onore francese,  l’Alabarda d’oro alla carriera e il Leone d’oro alla carriera al regista in occasione della 69ª edizione della mostra del cinema di Venezia.

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