Bologna: incendio alla stazione di Santa Viola, treni fermi

Un attentato incendiario ha interessato alcuni impianti della stazione di Santa Viola, alle porte di Bologna, causando, a partire dalle 4.30 di questa mattina, rallentamenti alla circolazione ferroviaria su diverse tratte, con alcune cancellazioni. Ritardi hanno riguardato soprattutto la dorsale più importante dell’alta velocità in Italia, sull’asse Milano-Roma. «Un atto terroristico», lo ha definito il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, suffragato anche da scritte ‘No Tav’ verniciate accanto ai luoghi in cui si è sparso il fuoco e dai primi sospetti degli inquirenti. Dopo il blocco all’alba, a partire dalle 7.30, come comunicato dalle Ferrovie, è poi ripreso il traffico lungo la linea alta velocità tra Bologna e Milano e sulla linea convenzionale tra Bologna e Verona. I ritardi e i disagi hanno riguardato precisamente: la Bologna-Milano alta velocità, e quelle convenzionali Bologna-Piacenza e Bologna-Verona, e solo nella fase iniziale anche Bologna-Poretta. I ritardi hanno raggiunto in qualche caso le 2 ore. Le indagini della Digos si orientano verso i circoli anarchici. La Polizia ha infatto effettuato delle perquisizioni nelle abitazioni di appartenenti all’area anarco-insurrezionalista.

Bologna, incendio doloso in stazione Santa Viola

IL LENTO RITORNO ALLA NORMALITÀ – La situazione sta tornando lentamente alla normalità sia in Emilia Romagna sia nelle altre zone del nor-italia condizionate dall’incendio della notte scorsa alla stazione Santa Viola di Bologna. Dal primo pomeriggio è pienamente operativa la linea Bologna-Milano dell’alta velocità, con ritardi che si stanno azzerando, mentre le linee convenzionali per Milano e Verona viaggiano con ritardi che si stano riducendo a un’ora. Sono però ancora possibili delle cancellazioni. I ritardi persisteranno finché non sarà ripristinata l’infrastruttura danneggiata dall’incendio appiccato alle 4.30 a 4 pozzetti ai lati dei binari.

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INCENDIO A BOLOGNA, SOPPRESSIONI E RITARDI FINO A 2 ORE – Poche ore dopo l’incendio doloso alla stazione di Santa Viola è poi stato trovato esplosivo in quattro pozzetti situati tutti in un raggio di 50 metri, dai quali sarebbero partite le fiamme. Oltre alle scritte ‘No Tav’, che appaiono recenti, sono stati poi scoperti fiammiferi e brandelli di straccio usati per l’accensione. La prima fase di indagini viene seguita direttamente dal procuratore capo di Bologna Roberto Alfonso. Le modalità dell’episodio incendiario richiamano quello di pochi giorni fa in Toscana. È stata aperta un’inchiesta per pericolo di disastro ferroviario causato da danneggiamento, interruzione di pubblico servizio e danneggiamento seguito da incendio. Al momento non e’ stata ipotizzata la matrice terroristica. Per quanto riguarda invece di disagi, sulla linea Bologna Milano alta velocità, stando a quanto fatto sapere dalla società Rfi, dalle 7.30 circolano tutti i treni programmati, con allungamento dei tempi di viaggio inizialmente di un’ora, poi di circa 30 minuti. La linea è tornata pienamente operativa alle 13.30 con i ritardi accumulati in mattinata in progressiva diminuzione. Per quanto riguarda invece la linea convenzionale Bologna-Milano, Trenitalia fa sapere che i treni hanno ripreso il servizio passeggeri nella stazione di Bologna Centrale alle 10.30, e quelli della linea Bologna-Verona viaggiano con un aumento dei tempi di percorrenza di circa 30 minuti e ancora qualche possibile cancellazione sul servizio, in attesa del termine delle operazioni di ripristino dell’infrastruttura che è ancora in corso. In alcuni casi i ritardi dei treni hanno raggiunto le 2 ore.

 

Bologna, incendio doloso in stazione Santa Viola

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INCENDIO A BOLOGNA, PERQUISIZIONI IN CASA DEGLI ANARCO-INSURREZIONALISTI – A quanto si apprende la Digos è convinta di una strategia dietro il quarto sabotaggio in un mese alla circolazione ferroviaria. Le indagini si stanno orientando verso i circoli anarchici. La Polizia di Stato, in particolare, ha effettuato a Bologna perquisizioni presso abitazioni di appartenenti all’area anarco-insurrezionalisti. La galassia anarchica già in passato si è distinta a Bologna per azioni verso le infrastrutture ferroviarie. In pratica in azione oggi dovrebbero essere entrati militanti che si appropriano di tematiche No Tav.  Quello odierno è il quinto attacco alla rete ferroviaria dell’anno. I precedenti hanno avuto luogo a Milano, il 18 dicembre, a Torino, il 16 dicembre, a Firenze, il 2 dicembre, e a Bologna, il 19 maggio. Gli inquirenti sono convinti che non si tratti di casi isolati o slegati l’uno dall’altro, ma ci sarebbe una strategia. I siti internet dei circoli anarchici in questi mesi hanno dato immediato risalto alle notizie degli attentati. I tecnici delle Ferrovie hanno cominciato il loro lavoro per ripristinare i danni subiti alle 4.30 e dalle Fs in mattinata hanno confermato una diminuzione dei ritardi alla circolazione.

 

Bologna, incendio doloso in stazione Santa Viola

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INCENDIO A BOLOGNA, LUPI: «ATTO TERRORISTICO» – Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi nelle prime ore della mattinata ha subito parlato di «atto terroristico». «Si è verificato purtroppo – ha affermato – ciò che temevo, un nuovo atto terroristico con la Tav, questo e non altro è l’incendio doloso di questa mattina a Bologna. Ma non ci fermeranno nella strada di innovare e cambiare l’Italia». «Colpiscono l’alta velocità – ha proseguito il ministro Lupi – che è il simbolo chiaro di questo cambiamento. La loro nuova strategia, l’attacco al treno di Italo a Ostiense, a quello del Tgv a Vercelli e poi i due atti incendiari di Firenze e Bologna sono il segno evidente di un attacco di stampo terroristico che mira a creare disagi ai cittadini e tensioni sociali al solo scopo di fermare l’Italia del cambiamento: dall’alta velocità al jobs act. La storia del nostro Paese dice che simili tentativi sono già stati sconfitti e isolati. Far vivere nel timore e nella paura le persone comuni è la più grave forma di corruzione del vivere civile. Ma la loro è un illusione, noi andremo avanti con ancora più forza e serietà».

 

Bologna, incendio doloso in stazione Santa Viola

 

INCENDIO A BOLOGNA, RENZI: «È IN ATTO UN SABOTAGGIO» – Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha invece commentato: «Stiamo monitorando la situazione, non è il primo. Era avvenuto prima in altri punti meno impattanti, per rispetto non vogliamo rievocare parole del passato, è in atto un sabotaggio, ma stiamo approfondendo quello che è accaduto e per rispetto di chi indaga non spendo una parola di più».

INCENDIO A BOLOGNA, RIPRISTINO COMPLETO DELLA LINEA NEL TARDO POMERIGGIO – Per quanto riguarda il ritorno alla normalità con il ripristino completo del tratto ferroviario si dovrà attendere il tardo pomeriggio. A riferirlo sono stati i responsabili RFI di Bologna. Lo hanno comunicato al segretario Pd di Bologna e neo assessore regionale ai Trasporti Raffaele Donini. L’assessore in mattinata ha riferito che la linea Alta Velocità, seppur con rallentamenti, funziona ad un solo binario, mentre è stata riattivata quella fra Bologna e Verona. Per Donini, in costante contatto con Rfi assieme all’assessore regionale uscente Alfredo Peri, si tratta di «un atto violento, non il primo in tal senso, che desta grande preoccupazione anche per le conseguenze che avrebbe potuto provocare in termini di danni a persone ed al patrimonio ferroviario del nodo di Bologna». «Esprimiamo – ha proseguito – la nostra solidarietà ai tanti passeggeri pendolari che a causa di questo vile atto di sabotaggio hanno subito disagi per la circolazione ed il trasporto pubblico ferroviario».

 

Bologna, incendio doloso in stazione Santa Viola

 

INCENDIO A BOLOGNA, IL SINDACO MEROLA: «STRATEGIA DI SABOTAGGIO DA RIGETTARE» – Il sindaco di Bologna Virginio Merola ha definito l’incendio «atto grave e preoccupante». «Ricorrere a danneggiamenti e creare disagi a migliaia di utenti delle ferrovie – ha dichiarato il primo cittadino – è una strategia di sabotaggio da rigettare e mi auguro che gli autori di tali gesti, che nel corso delle ultime settimane hanno creato problemi al nostro Paese, siano identificati e assicurati alla giustizia quanto prima».

(Foto di copertina da archivio LaPresse)

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