Loris, il mistero di Veronica abusata in ospedale a 15 anni e del cellulare “segreto”

«Un’alienata» dice mamma Carmela, «Una che non ci sta più con la testa», pensa la sorella Antonella.  Fatto sta che la vita di Veronica Panarello, la mamma del piccolo Loris Stival, non è stata affatto facile, sono stati tanti i momenti di dolore quando mamma Carmela ripercorre la vita di Veronica: «Era una bambina violenta e aggressiva, sin dai 7 anni è stata seguita da uno psicologo». Tornati in Sicilia la ragazza voleva frequentare ragazzi più grandi e si era imbattuto in un certo Massimo, che aveva provato a stuprarla.

Foto: Andrea Di Grazia/LaPresse
Foto: Andrea Di Grazia/LaPresse

LA VIOLENZA IN OSPEDALE – Nel 2004 la famiglia si sposta fa Granmichele a Santa Croce Camerina. La quindicenne Veronica ascolta le telefonate della madre, si convince che la donna ha un amante e corre a dirlo al padre. Veronica, vista la reazione dell’uomo, che le aveva detto di lasciarlo dormire in pace, esce di casa e prova a impiccarsi con un tubo da irrigazione di una serra. Prima però telefona ai carabinieri che accorrono a salvarla e la riportano a casa. Poi viene condotta all’ospedale di Ragusa e imbottita di psicofarmaci. Dopo due giorni implora la madre di portarla via perché un infermiere l’avrebbe violentata. In seguito Carmela le rivela che suo padre non è il vero padre: a quel punto la famiglia si sfascia. La pista degli abusi sessuali è stata la prima battuta dagli investigatori per il delitto di Loris che è stato trovato senza gli slip addosso e con i pantaloni un po’ abbassati. «Non mi stupirei – dice un investigatore – se scoprissimo che la mancanza degli slip non è stata una dimenticanza ma un depistaggio, una bugia, come lo erano quelle sugli stupri di tanti anni fa».

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LA SORELLA E IL CELLULARE – La sorella Antonella racconta che i rapporti tra sua Veronica e la madre erano pessimi «Lei dice che nostra madre l’ha abbandonata ma non è così, è stata le ad abbandonarla». Quella fra le due sorelle è una storia di inimicizia e indifferenza alimentata spesso da piccole cose. «Dal 2004 non ho più rapporti con lei» spiega Antonella «nonostante lei mi avesse chiesto più volte l’amicizia su facebook». Rivela di quanto Veronica se la fosse presa per non aver fatto da madrina al battesimo di sua figlia, racconta i dettagli delle offese subite e svela che «quando era più piccola e abitavamo ancora in provincia di Savona voleva buttarsi dalla finestra dell’asilo». Venendo ai giorni della tragedia di Loris: «Veronica è stata colta da malore tanto che Davide l’ha fatta sdraiare sul divano. Credo si sia trattato di una sceneggiata». E in questo scenario già troppo affollato di episodi c’è anche un giallo. Antonella dice: «Mi risulta che Veronica aveva più utenze telefoniche. Ha detto di aver nascosto bene il cellulare che conteneva video e foto di Loris». Ma finora nessuno ha saputo o trovato un secondo telefonino.

(Photocredit: Andrea Di Grazia/LaPresse

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