Risolto dopo 100 anni il mistero della gomma di Tjipetir

01/12/2014 di Redazione

Per oltre 100 anni dei misteriosi blocchi di gomma con la scritta Tjipetir sono arrivati sulle spiagge di tutto il mondo. Alla fine si è scoperto che appartenevano al carico della Miyazaki Maru, una nave giapponese affondata nel 1917.

tjipetir

IL MISTERO DI TJIPETIR – Negli ultimi anni sono arrivati sulle spiagge del Nord Europa e della Gran Bretagna, misteriosi blocchi di gomma riportanti la non meno misteriosa incisione della parola Tjipetir. Si tratta in realtà di guttaperca, una sostanza molto simile alla gomma ricavata da una piantagione indonesiana, all’epoca usata per ricoprire i cavi e altri impieghi industriali.

LA SOLUZIONE DEL MISTERO – L’apparire dei blocchi ha suscitato la curiosità e sono fiorite le ipotesi, c’è persino chi, un giornale francese, ha suggerito che provenissero dal naufragio del Titanic. Poi Tracey Williams, una britannica che ha trovato uno dei blocchi su una spiaggia nel 2012, è riuscita a venire a capo del mistero. Tjipetir è il nome di una piantagione indonesiana attiva a cavallo del 19° e del 20° secolo, ed erano a bordo della nave giapponese Miyazaki Maru (in copertina), una nave transoceanica affondata nei pressi delle isole Scilly il 31 maggio del ’17 da un sommergibile tedesco, mentre era in viaggio da Yokohama a Londra. Anche la gemella Hirano Maru ha subito la stessa sorte.

L’INCHIESTA COLLETTIVA – Per la sua ricerca si era avvalsa anche di una  pagina Facebook che è servita a ricostruire una mappa degli spiaggiamenti recenti, sparsi dalla Germania a Scandinavia, Francia, Gran Bretagna e Irlanda. Dopo aver individuato il naufragio della Miyazaki Maru come possibile origine dei blocchi, Williams è riuscita a consultare il registro di carico della nave, che ha fornito la prova definitiva, l’imbarcazione affondata portava verso l’Europa proprio un carico di guttaperca.

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