Gasolio sporco che danneggia il motore: il traffico dalla Polonia alla Campania

Traffico di gasolio sporco e pericoloso dall’Est europeo. È questo l’ultimo grande affare illecito scoperto dalle Fiamme Gialle in Campania. Il carburante giungeva nella regione dalla Polonia attraverso il valico di Fernetti a Trieste viaggiando in contenitori di polietilene di forma cubica, nascosti in camion telonati che apparentemente trasportavano prodotti alimentari. La vicenda viene ricostruita da Il Mattino di Napoli con un articolo a firma Claudio Coluzzi.

 

benzina gasolio 1

 

GASOLIO SPORCO, LA SCOPERTA – Nel mese di novembre scorso la Guardia di Finanza di Caserta ha sequestrato ben 112mila litri di carburante di contrabbando, 1.200 litri di oli lubrificanti, un deposito di 1.500 metri quadrati e un capannone di 700 tra le province di Napoli e Caserta, tre articolati, due autocisterne, 7 automezzi, nonché 52mila euro in contanti. In manette sono finite 10 persone, un’altra è invece stata denunciata. Il gasolio scoperto era di pessima qualità e veniva allungato con acqua o toulene. Si tratta di un carburante che, una volta finito nelle auto, oltre ad inquinare rischiava di mandare in tilt i motori. Il toulene, detto anche toluolo, è un idrocarburo aromatico utilizzato soprattutto nella concia delle pelli e nella fabbricazione delle vernici, una sostanza talmente corrosiva da rovinare perfino le scarpe utilizzate dagli uomini della Fiamme Gialle durante i controlli. Mischiato al gasolio o alla benzina il toluene danneggia il motore irreparabilmente, soprattutto se si fa il pieno o se si evita di diluire il carburante sporco con altro pulito, e può dunque anche causare incidenti. Ma il danno è anche economico, se si considera l’evasione delle accise e la concorrenza sleale ai distributori di carburante onesti.

GASOLIO SPORCO, LE INDAGINI – Stando a quanto scoperto dagli investigatori i camion partivano dalla Polonia alla volta di despositi di stoccaggio campani molto difficili da individuare, capannoni in qui i mezzi restavano per poche ore, il tempo di spostare il carico su veicoli più piccoli. Infine, partivano alla volta dei distributori. Ora, come spiega Coluzzi su Il Mattino, gli investigatori sono intenzionati ad arrivare ai distributori, ma l’indagine guarda con attenzione anche all’origine. È grazie alle prime segnalazioni ai finanzieri e ai doganieri di Trieste che in tre giorni sono stati bloccati cinque tir in ingresso dalla Polonia che trasportavano 132mila litri di carburante. Sono stati dunque intensificati i controlli ai valichi ed è in atto un piano di verifiche capillare presso i distributori di benzina. Per vendere il gasolio sporco bisogna infatti alterare registri di carico e scarico e truccare gli erogatori.

(Foto di repertorio da archivio LaPresse)

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