Patrizia D’Addario: «Le mie due notti con Silvio Berlusconi»

Si è tenuta oggi davanti ai giudici della seconda sezione penale del tribunale di Bari l’udienza del processo escort, udienza sospesa alle 20.45 mentre stava rilasciando la sua testimonianza Barbara Montereale, già amica di Patrizia D’Addario, che partecipò a diverse feste organizzate nelle residenze dell’allora premier. In precedenza ha testimoniato anche la stessa D’Addario che ha raccontato i dettagli di due notti passate con Silvio Berlusconi L’udienza è stata aggiornata al prossimo 15 dicembre e riprenderà proprio dall’ascolto di Montereale. Presente in aula anche Giampiero Tarantini.

D'Addario: «Le mie due notti con Silvio Berlusconi»
Donato Fasano/Lapresse

«DOVEVO AVERE IL RUOLO CHE EBBE LA MINETTI» – Patrizia D’Addario nel corso della sua testimonianza, durata quattro ore e mezzo, ha raccontato di essere rimasta a dormire la sera del 4 novembre 2008 a Palazzo Grazioli mentre la Montereale sarebbe andata via insieme a Tarantini e il giorno dopo le avrebbe raccontato di aver trascorso la notte con lo stesso imprenditore in un hotel della capitale. La donna ha poi aggiunto che «Tarantini e Verdoscia avevano il progetto di gestire tutto di Berlusconi e mi dissero che io avrei avuto un ruolo simile a quello che poi ebbe la Minetti. In pratica quando le ragazze dovevo accoglierle. Mi avrebbero dato un ruolo a Milano o a Roma e Tarantini si sarebbe stabilito a Roma vicino al presidente».

 

LEGGI ANCHE: Panorama risarcirà Patrizia D’Addario: nessun complotto dei poteri forti contro Silvio

 

LA SERA DEL 26 OTTOBRE 2008 – Inoltre la donna ha spiegato, come riportato da Roberto Buonavoglia dell’Ansa, che a tavola c’erano donne senza slip e che c’era una sala da pranzo allestita con le farfalle che erano dappertutto, sulle bottiglie, sui tovaglioli, sui lampadari: «Mi spiegarono che erano il simbolo della parte più intima delle donne». I particolari più hot riguardano la sera del 26 ottobre 2008: «C’erano 20-25 ragazze e gli unici uomini erano il Presidente e Gianpaolo Tarantini, ma Berlusconi aveva puntato me. Dopo cena io e altre ragazze andammo con Berlusconi a fare un giro nel Palazzo».

LA FUGA – Il giro si è concluso in una camera da letto: «Eravamo quattro ragazze sul letto con Berlusconi. All’improvviso ho sentito che mi accarezzavano in un posto in cui non dovevano. Siccome io un’orgia non l’ho mai fatta, sono corsa in bagno perché volevo andare via. Berlusconi mi ha raggiunto e mi ha calmato perché aveva capito che avevo problemi. Le altre tre ragazze hanno detto: Amore, vai via?. Dopo avermi tranquillizzato, il presidente mi ha portato in una stanza e mi ha fatto vedere le ville che ha nel mondo, parlammo di materiale edile e del residence che volevo costruire a Bari. Dopo un po’ lasciai il Palazzo e tornai in albergo».

IL RITORNO A PALAZZO GRAZIOLI IL 4 NOVEMBRE 2008 – Dopo pochi giorni, su richiesta di Berlusconi e di Tarantini, Patrizia D’Addario tornò a Palazzo Grazioli: «Era il 4 novembre 2008 e Berlusconi era stato inviato alla cena all’ambasciata Usa per l’elezione di Barack Obama alla Casa Bianca. Il presidente declinò l’invito dicendo che aveva la febbre: lo fece per stare con noi. Poco prima aveva lasciato in tutta fretta il presidente Napolitano. Quella sera decisi di restare a Palazzo Grazioli. Berlusconi mi portò nella sua camera da letto, mi mostrò il letto che gli aveva regalato Putin. Avemmo rapporti sessuali, chiacchierammo e lui mi dedicò poesie. Al mattino dopo facemmo colazione insieme e il presidente mi diede consigli sul sesso: mi disse che per provare piacere avrei dovuto acconsentire che al rapporto partecipasse una donna».

«MAI STATA UNA ESCORT» – Patrizia D’Addario ha poi risposto alla difesa di Giampaolo Tarantini che aveva citato il titolo di un suo libro dal titolo: «Gradisca presidente: la escort più famosa del mondo». Tale titolo è stato disconosciuto dalla D’Addario che avrebbe scelto «Questa è la mia vita». Patrizia D’Addario ha poi parlato di Tarantini, spiegando che lui «aveva rapporti di lavoro, faceva incontri con ministri. Mi parlo’ del fatto che era interessato a favori che voleva ricevere da Berlusconi. Pensai: mi tolgo di dosso le persone che mi stanno addosso sul cantiere. Berlusconi mi ha promesso che mi mandava due persone sul cantiere per vedere i lavori, di come erano stati fatti i lavori. Mi disse che lui aveva cantieri edili in tutta Italia». All’epoca la D’Addario stava costruendo un residence a Bari e stava incontrando difficoltà con le concessioni edilizie.

LA VERSIONE DELLA MONTEREALE E DI TARANTINI – Barbara Montereale nel corso del suo interrogatorio ha fornito un’altra ricostruzione, riferendo delle parole da lei attribuite a Patrizia D’Addario che le avrebbe detto, parlando di Berlusconi: «Lo incastro. Ho le prove. Ho registrato tutto. Se non mi paga entro una settimana lo incastro. Tornò in camera alle 7 di mattina e mi raccontò di aver passato tutta la notte con Berlusconi, rivelandomi di aver registrato tutto». Tarantini, invece, si è detto «sconcertato dal racconto “non vero” della D’Addario e ha dato mandato ai suoi legali di sporgere querela».

 

Share this article