La vera (e strana) storia delle espulsioni dal M5S di Pinna e Artini

«I cittadini deputati Massimo Artini e Paola Pinna stanno violando da troppo tempo il codice di comportamento dei Parlamentari M5S sulla restituzione di parte dello stipendio liberamente sottoscritta al momento della loro candidatura». Così Beppe Grillo ha lanciato stamane sul blog la consultazione on line per l’espulsione di due parlamentari critici del Movimento 5 Stelle. Ma dentro il Movimento c’è chi non ci sta. Malumori si registrano sia tra la base, sui social, che tra gli eletti a Roma. Anche perché la richiesta di espulsione arriva con metodi poco “ortodossi”. In molti lamentano la mancanza di step necessari (una assemblea degli eletti che non c’è stata) e sopratutto una richiesta di chiarimenti per il sito tirendiconto.it mai avvenuta.

Artini e Pinna: i due deputati in votazione
Artini e Pinna: i due deputati in votazione

ESPULSIONI: «CARO BEPPE VOTO NO» – «Non ho dato 7 anni della mia vita per questo. Massimo Artini sono con te», scrive Fausto sulla bacheca del deputato. Il post è solo uno dei tanti messaggi che compaiono sulle bacheche Facebook dei parlamentari messi ora sotto accusa. Non solo: i commenti sotto il blog di Beppe Grillo presentano diverse critiche e dubbi:

Noi possiamo votare quello che vogliamo e commentare come vogliamo, tanto ormai ho capito che uno (Grillo) vale uno, mentre gli altri valgono zero. Quindi avete deciso di espellerli e lo farete. Il voto su questo blog non é mai stato trasparente. Ci fate quello che volete (ma questa volta non con il voto mio)

guarda la gallery:

Ad unirsi al coro del “voto no” anche diversi colleghi pentastellati. «Artini e Pinna hanno bonificato e rendicontato. Sul Fatto Quotidiano le prove», spiega Eleonora Bechis deputata. Patrizia Terzoni, deputata M5S marchigiana, rilancia invece l’hashtag #BeppeQuestaVoltaNonCiSto: «Hanno rendicontato e restituito tutto! Lo staff, i capigruppo e tutti noi deputati lo sappiamo! Sono mesi che chiediamo una congiunta sui problemi connessi al tirendiconto e non ci è stata mai e dico mai concessa».

ESPULSIONI E QUELLE DOMANDE SU TIRENDICONTO.IT – Il sito tirendiconto.it presenterebbe, a detta di alcuni, diversi problemi. Per questo motivo ben venti parlamentari grillini non rendicontano più da mesi. Artini e Pinna sono in cima alla lista (non rendicontano sul sito preposto dallo staff da sei mesi) ma comunque hanno pubblicato on line la loro rendicontazione. Così, mentre l’eletta sarda dona alla Caritas 2013, c’è chi ha iniziato una silente “ribellione” non dando più le cifre sullo spazio on-line. Risultato? Restitution day saltato, caos e un braccio di ferro che deve aver fatto infuriare i piani alti del Movimento. C’è un motivo però davanti a questo “muro” interno tra gli eletti a Roma. O meglio, ci sono alcune domande. Quesiti che finora non hanno ottenuto una risposta. A vuotare il sacco, on line, è il deputato Samuele Segoni, che spiega:

«È stato semplicemente chiesto di avere prima delle risposte ad alcune domande, tra cui: chi è che gestisce ti rendiconto ed i dati sensibili? Lo staff di Grillo, la Casaleggio Associati, una ditta esterna o uno o più parlamentari? Chi ha deciso che si debba pubblicare con questo sistema di calcolo (che a detta di molti commette degli errori) e su questa piattaforma? L’assemblea aveva deciso un’altra modalità, poi gli ignoti che gestiscono “tirendiconto” hanno pensato bene di fare come volevano».

Queste domande dovevano ricevere una risposta in una assemblea convocata a Montecitorio il 19 novembre alle sette di sera. Come secondo ordine del giorno spuntava infatti «chiarimenti sul sistema utilizzato per la Rendicontazione». L’occasione era ghiotta sia per gli ortodossi, per mettere alle strette chi sfuggiva a «tirendiconto.it», che per i ribelli che chiedevano maggiore trasparenza sulla metodologia. Insomma, i panni sporchi si potevano lavare in casa una settimana fa. Peccato però che la riunione saltò. Perché? Scarsa partecipazione. All’appuntamento si presentarono in pochi. «Quattro gatti», ha spiegato un deputato critico avvisato dello slittamento all’ultimo minuto. In tanti si chiedono se i soldi delle Pmi siano stati realmente impiegati. Anche perché mancano alcuni step (non per colpa del Movimento). Come ha chiarito Grillo oggi nel post:

Nelle prossime settimane sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico saranno disponibili (finalmente…) i moduli per presentare la propria idea imprenditoriale e vedersela finanziata con parte degli stipendi dei cittadini parlamentari M5S (stiamo aspettando l’ultimo regolamento attuativo, se non si daranno una mossa faremo un altro sit-in davanti al al Ministero)

Per questo Segoni oggi ha sbottato su Facebook: «A proposito, le PMI non hanno visto un euro dei nostri soldi. Mancano decreti attuativi ed altri passaggi burocratici e i soldi sono ancora parcheggiati, inutilizzabili, nelle casse del ministero. I video, i proclami, le immagini con cui vi hanno bombardato erano delle forzature poco trasparenti».

CASALEGGIO, PERSONE ASSUNTE E PHISHING – E ora? E ora volano stracci, pubblici. C’è chi non vede l’ora di far “fuori i due colleghi” come la deputata Paola Carinelli. Volano accuse, pesanti:

Mi sono rotta la palle del buonismo, per cui mi tolgo un paio di ”sassolini dalle scarpe” sui due personaggi in questione. Oltre a non VOLER rendicontare, Una ha assunto come collaboratore un giornalista vicino al #PD, al quale potrebbe (?) passare informazioni.
L’altro ha avuto accesso al server del gruppo e con la sua azione ha esposto tutto il gruppo parlamentare a rischi penali

artini pinna espulsioni 3

Sotto a risponderle è la deputata, collega, Paola Terzoni, dal suo profilo privato. La replica però è pubblica e parla di una persona “assunta 5 giorni con clausola di riservatezza” indicata da Casaleggio. Una persona che non “doveva rispondere allo staff” ma ai parlamentari:

Paola perché non dici la verità? Perché non dici che è per colpa tua che si è piantato il server? Perché non dici che hai dato tu le password di modifica del server ad un perfetto sconosciuto andando contro le decisioni del direttivo? Perché non dici pure che il perfetto sconosciuto è stato segnalato da Casaleggio e lo abbiamo assunto noi come gruppo camera per 5 giorni con calusule di riservatezza quindi che non doveva rispondere allo staff ma solo a noi è così non è stato? Perché non dici che sei stata tu che a causa di questo un perfetto sconosciuto ha avuto accesso a tutte le nostre mail? Perché non dici che sei stata tu a non fidarti di Massimo ed Erich che ti avevano detto di non darle ed invece le hai date? Perché non dici che abbiamo chiesto che fossi immediatamente sollevata dal ruolo di capogruppo dopo tutto questo? Perché non dici che è stata l assemblea a dare il mandato a Massimo Artini di seguire il server? Questo perché non lo dici a tutti! Allora se dobbiamo iniziare a toglierci i sassolini dalle scarpe… Bene… Iniziamo a farlo tutti! Di anche perché la commissione difesa ha dovuto fare un sondaggio per conto suo e non sul blog? Di a tutti perché il blog non ha concesso il sondaggio? Perché queste cose non le dite???

Stasera alle 19 il verdetto. Ma in ogni caso qualcosa si è rotto, dentro e fuori il Movimento. E che sia proprio la trasparenza a mettere contro i grillini, è una beffa dal retrogusto amaro.

(Foto copertina LaPresse/Emiliano Albensi)

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