Il grande ritorno del vinile

Le vendite di dischi in vinile in Gran Bretagna hanno toccato i livelli del 1996, un record che segna il grande ritorno di un supporto che vede in impetuoso aumento il numero dei suoi fan, che nel vinile cercano qualcosa che il digitale non può offrire.

I formati dei dischi in vinile (via Wikipedia)
Diversi tipi di dischi in vinile (via Wikipedia)CD-R, nel 1988, e del CD-RW, nel 1997,

IL RITORNO DEL VINILE – Non se lo aspettavano nemmeno gli ottimisti, ma il ritorno della domanda di dischi in vinile in Gran Bretagna continua a salire e l’ultimo disco dei Pink Floyd, The Endless River, è diventato il disco in vinile più venduto e più in fretta dal 1997. All’anno prima, al 1996, risale invece il record di vendita raggiunto dal mercato britannico in generale, al punto che la Official Chart Company ha spiegato a BBC che presto lancerà una classifica anche per le vendite in vinile.

NON SOLO NOSTALGIA – Non è solo un ritorno vintage, aumentano infatti gli appassionati che nel vinile cercano qualcosa che i CD o i file musicali non possono offrire, dal calore del suono fino alle  copertine artistiche. Un ritorno che fa felici anche le etichette musicali, che con il vinile non hanno i problemi posti dalla pirateria e che hanno visto aprirsi un mercato premium che promette profitti elevati.

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IL BOOM DEL FATTURATO – Negli ultimi cinque anni il fatturato del vinile in Gran Bretagna è passato da 3 a 20 milioni di sterline, è quindi ancora un mercato modesto, tanto che il succitato disco dei Pink Floyd ha fatto il suo record con appena 6.000 vendite, gli One Direction vendono un miliardo di file online, e quindi si parla di un fenomeno di nicchia destinato a rimanere tale, ma comunque una nicchia che raccoglie milioni di appassionati e l’interesse dei produttori, un milione di copie nella sola Gran Bretagna a questo punto dell’anno sono un bottino interessante sul quale mettere le mani.

VECCHI CLIENTI E HIPSTER – In Gran Bretagna il mercato è monopolizzato da due gruppi di clienti, quelli che con il vinile ci sono cresciuti e hanno una loro discoteca che hanno continuato a far crescere negli anni e quelli che, nati nell’era della musica digitale, vogliono possederla anche fisicamente, amano il disco e gli strumenti per suonarlo come oggetto. «È una cosa da hipster» ha spiegato un esperto a BBC, e le etichette musicali hanno colto la palla al balzo e promuovono la nuova moda, peraltro costosa visto che vendono i dischi a 25 sterline la copia. .

 

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