Radio, Baldini lascia Fuori Programma: «Ho problemi personali»

Marco Baldini ha lascia “Fuori Programma“, trasmissione di successo di Radio 1 in coppia con Fiorello: «I miei problemi personali non mi consentono di essere affidabile. Siccome non sono più in grado di garantire un buon livello di professionalità, preferisco non danneggiare la trasmissione e lasciarla», anche se chiarisce che non vi è «Nessun problema con Rosario e con Radio 1. Faccio un passo indietro per rispetto».

 

Nick Zonna/LaPresse
Nick Zonna/LaPresse

 

 

«NON SI CACCI NEI GUAI» – «Avremmo voluto che restasse», ha scritto Fiorello su Twitter rispondendo alel domande dei fan, «Prendiamo atto della decisione di Marco, ma ci dispiace tantissimo perdere uno come lui. Io lavorerei con Baldini a vita ma ognuno è libero di fare le sue scelte. Se per lui va bene così, ok. Prima o poi ci si rincontra. Per me è importante che lui stia bene e che non si cacci nei guai. Tutto il resto viene dopo». La frase di Fiorello nasconde forse la preoccupazione per i problemi dell’amico con il gioco d’azzardo, problemi di cui ha parlato lo stesso Baldini durante un’intervista al Fatto Quotidiano, rivelando di aver lasciato la moglie «per non rovinarle la vita», di aver ripianato debiti per 4 milioni e confessando di non essersi curato mai dalla dipendenza.

 

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BALDINI E IL GIOCO D’AZZARDO – Ora a fare da spalla a Fiorello c’è Gabriella Germani e da qualche giorno il nome di Baldini è sparito dalla sigla cantata da Jovanotti. Il direttore di Radio 1 Flavio Mucciante si augura che «una volta passato questo momento, la coppia più amata si possa ricostruire». 55 anni di età, Baldini gioca da sempre con il demone del gioco d’azzardo: la prima giocata l’ha fatta a 12 anni, puntando 100 lire e vincendone 600: «che gioia provai. E continuai a giocare con il miraggio dei soldi facili», scrive nel suo libro “Il giocatore”. In quel periodo però stava a Firenze e c’era il padre a tenerlo sott’occhio. La dipendenza vera e propria è scoppiata a Milano, negli anni 90. Ha raccontato anche di aver guardato in faccia la morte in «un campo pieno di zanzare e senza profumi. Mi urlarono in faccia di scavarmi la fossa» e che per fortuna «la scampai solo per caso e in quel momento presi la mia decisione. Basta con quella vita, con il gioco, con gli strozzini e con i debiti, Perché tanto, con l’azzardo non si vince mai».

(Foto: Nick Zonna / Lapresse & Vincenzo Coraggio / LaPresse)

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