Il Giornale, Magdi Allam e l’incredibile gioco di parole su Isis e decapitazioni

I lettori del “Giornale” potranno ricevere in allegato il nuovo libro di Magdi Allam sul terrorismo islamico. Le tragiche decapitazioni dell’Isis, costate la vita a numerose persone, hanno ispirato un titolo davvero controverso. Il libro di Allam si chiamerà “Non perdiamo la testa”, e non si capisce davvero se ciò debba far ridere o catturare l’attenzione del libro. A noi sembra solo una scelta di pessimo gusto.

MAGDI ALLAM, IL GIORNALE E LA PERDITA DEL BUON GUSTO –

Magdi Allam ha comunicato al mondo la sua nuova iniziativa editoriale. Il giornalista un tempo noto come autorevole voce sugli affari mediorientali ha scritto un libro sul terrorismo islamico e l’Isis chiamato “Non perdiamo la testa”. Un titolo con un gioco di parole davvero pesante su uno degli atti più violenti e disgustosi compiuti dai miliziani del califfo al-Baghdadi, la decapitazione degli ostaggi oppure dei nemici catturati in guerra. La pubblicità del volume aumenta se possibile la sensazione di cattivo gusto procurata dal libro, con una tonitruante scritta sul 2014 come l’anno dei tagliagole, e una foto di una vittima dell’Isis sul punto di essere sgozzata con un coltello da macellaio. Effetto shock assicurato, il tutto per il modico supplemento di 5 euro e 60 al prezzo di vendita del Giornale. “Non perdiamo la testa” conterrà materiali prodotti dalle firme più prestigiose del quotidiano diretto da Alessandro Sallusti. Il direttore firmerà anche lui un suo commento, che speriamo sia ispirato a un maggior sobrietà rispetto al titolo del libro. Solo poche settimane fa il Giornale aveva titolato “Il Corriere decapita Renzi” per descrivere il duro editoriale scritto da Ferruccio De Bortoli contro il presidente del Consiglio. Sotto quel titolo c’era la fotonotizia sulla vera, e tragica, decapitazione di un ostaggio francese ucciso dall’Isis. Un po’ di buon senso e buon gusto rispetto all’orrore fondamentalista sarebbe davvero benvenuto.

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