Roma, troppe buche sull’asfalto? Vietato il transito di moto motorini e biciclette

Buche, crepe e avvallamenti sul manto stradale sono una realtà con cui i romani hanno imparato a convivere. Da Monte Mario all’Eur, non dimenticando Montesacro, il quadro è sempre quello di un paesaggio rurale, con una media di due richieste di risarcimento al giorno per mancata manutenzione.

IL PIANO “BUCHE” – Se qualche malalingua pensava che l’amministrazione si curasse solo del centro storico, dimenticando le periferie, si sbagliava. L’ultimo Piano Generale del Traffico, ha appena proibito l’accesso di moto e motorini al Tridente Mediceo, ma i residenti di Cinecittà non si sentano discriminati, perché anche alle periferie viene riservato un occhio di riguardo. Nel VII Municipio, che interessa il quadrante sud-est della Capitale, la manutenzione dell’asfalto non spetta all’amministrazione, ma ai consorzi, non sempre efficienti. Così, quando le strade diventano troppo pericolose per le due ruote, “l’unica soluzione” possibile è vietare la circolazione a moto motorini e biciclette per dissesto del manto stradale. Gli scooteristi di Cinecittà Est–La Romanina, si sono così visti negare il transito da un momento all’altro su strade strategiche per la mobilità privata. Gli importanti centri commerciali, l’Università e il Policlinico di Tor Vergata, la stazione Metro Anagnina e quella dei pullman Cotral, diventano improvvisamente più lontane per migliaia di motociclisti costretti a percorrere strade alternative.

Municipio Roma 7

MANUTENZIONE – Il comando dei vigili di competenza ha spiegato al Messaggero che “le strade in questione sono consortili, la cui manutenzione è in capo a privati e che quindi non rientrano nella gestione diretta di municipio e amministrazione centrale” aggiungendo che “i divieti resteranno fino a quando non verranno ripristinate le condizioni di sicurezza e viabilità”.
Francesco Morgia, assessore ai lavori pubblici del municipio ha dichiarato al Messaggero che nulla può l’amministrazione per risolvere l’inconveniente: «Il municipio non ha mai preso in carico queste vie diventate ormai pericolose, proprio per questo la polizia municipale è intervenuta inserendo un divieto per le due ruote e il limite di velocità per le auto di 30 km orari. Buche,crepe, avvallamenti o situazioni a ragnatela condizionano sicuramente i tempi di frenata. Sono strade mai passate all’amministrazione, di natura privata, quindi devono assolutamente pensarci loro. Per ora noi possiamo segnalare la criticità ai cittadini».

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